Autobus s’incendia, salvi 80 studenti

CASTELFRANCO. Corriera Mom a fuoco ieri mattina, poco dopo le 7.30, davanti alla stazione ferroviaria. Tutti salvi gli studenti che erano a bordo grazie alla prontezza dell’autista che ha subito accostato facendo scendere tutti i ragazzi e attivandosi per spegnere con gli estintori le fiamme, poi domate dai pompieri. Il fuoco è partito dal motore: si è staccata una biella, che ha tranciato le guaine dei cavi elettrici, le fiamme hanno avuto facile presa nel cartello pubblicitario appeso sul doppio autobus della linea 206. Il mezzo del 1989 era stato revisionato 5 gennaio scorso dalla MCTC di Treviso (revisione annuale), solo giovedì scorso era passato in officina per un controllo che non aveva rilevato particolari problemi. Mom ha chiesto una perizia a figura specializzata in materia, al fine di accertare le cause dell'incendio. Ieri mattina l’intervento immediato dell’autista Luca Pezzato, 43 anni di Morgano, che ha fatto scendere gli studenti -un’ottantina - e ha azionato il pulsante di emergenza, ha scongiurato il peggio. Nessuno studente ha accusato malori, anche se il fumo si era già propagato all’interno del mezzo. Sul posto sono intervenuti anche gli agenti della polizia ferroviaria con l'estintore, in attesa dell’arrivo dei vigili del fuoco e dei carabinieri. Il mezzo, un Iveco Inbus del 1989, era partito da Castelfranco alle 6.35, tappa a Ospedaletto d’Istrana, e poi ritorno a Castelfranco lungo il percorso delle frazioni di Vedelago (Cavasagra, Casacorba e Albaredo). Nel tragitto il bus aveva raccolto 110 studenti diretti nella zona degli istituti scolastici di via Verdi, in stazione ferroviaria e il resto al capolinea Palazzetto. Sono stati attimi di paura per tutti, specie per l’autista che poco prima in viale Brigata Cesare Battisti aveva avvertito che il mezzo, uno dei più “vecchi” circolanti del parco macchine Mom, aveva problemi meccanici. «L’ho sentito vibrare, non capivo cosa potesse essere, avrei approfittato della fermata davanti alla stazione per capire cosa stava succedendo. La vibrazione continuava», racconta Pizzato, in servizio alla Mom da 16 anni, «anche quando stavo facendo la curva della stazione. Temevo che il mezzo si spegnesse proprio nel momento in cui stavo facendo la curva. E quando il motore si spegne, si blocca anche il servosterzo e non si riesce più a curvare il mezzo. Con difficoltà sono riuscito a condurre il bus fino alla fermata, dove parte degli studenti doveva scendere. Mentre facevo la curva e poco prima della fermata, ho sentito che l’autobus perdeva colpi, dagli specchietti retrovisori esterni ho visto che usciva del fumo bianco dal vano motore». Il fumo ha iniziato a diffondersi all’interno del mezzo. «A quel punto», continua Pezzato, «ho azionato il pulsante dell’emergenza che stacca tutte le parti elettriche, ho preso l'estintore e ho gridato: tutti giù. Molti studenti stavano già scendendo ma ho invitato con forza anche gli altri che dovevano arrivare al capolinea a fare altrettanto». Pochissimi studenti si sono accorti di quello che stava accadendo, uno scendendo ha avvisato l’autista che poco prima aveva perso qualcosa: era la biella che si era staccata usurata e, con il gasolio, ha dato origine all'incendio. I 27 studenti rimasti sono stati accompagnati a destinazione con un altro mezzo della Mom.
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