Auto “truccate”, il raduno a Silea

SILEA. Motori illuminati da led blu, scarichi compressi, interni modificati al punto da far dimenticare come fossero la auto “di serie” uscite dal concessionario prima di passare sotto le grinfie dei tantissimi appassionati di “tuning”, l’arte e la passione di “pompare” le auto, qualunque esse siano.

Chi più ha, più investe, chi più può più modifica, ma alla fine per tutti il momento cruciale è solo uno: la sfilata, secondo un copione importato in toto dagli Stati Uniti e immortalato nelle sette adrenaliniche pellicole della serie cinematografica “Fast & Furious”. L’appuntamento? La finzione cinematografica lo descrive segreto, improvvisato, quasi massonico, nella realtà di Treviso invece diventa un evento pubblico, amichevole, aperto come lo spazio utilizzato per riunire e far incrociare i bolidi truccati e i loro proprietari.

Venerdì il luogo prefissato per l’incontro era il grande parcheggio in disuso dell’area commerciale al casello di Treviso Sud. È lì si sono sfidati (non a colpi di gas ma a colpi di stereo e modifiche) appassionati provenienti da varie parti della provincia e non solo. Appuntamento alle 21. Il nome della serata? “Illegalfriday”, venerdì illegale, anche se di vietato (esclusa forse la misura di qualche gomma e le sgommate di qualche testa calda) non c’è stato nulla. A trovarsi nel piazzale, tra tante auto diverse tra cui curiosare sono state decine di giovani di ogni età richiamate dal tam tam rilanciato dai social network e dal profumo dei panini scaldati in piastra dall’immancabile ambulante. Era il quarto evento della serie “Illegalfriday”, il secondo organizzato proprio nella vasta area di sosta di Silea dove se ne sono viste di tutti i colori e le cilindrate. «L’evento è aperto a tutti» spiegavano in rete i due organizzatori, ma soprattutto a tute le tipologie di motori e carrozzerie «Japan-Vag-Italian-American-Clean», parole che indicano la provenienza della casa costruttrice, per nazione o acronino. C’erano Audi “pompate”, Fiat Punto assettate, Ford con alettoni degni di un campionato Gt3, Nissa,e Toyota con assetti ribassati e interni più simili a navicelle spaziali che abitacoli di automobili; e poi tanti tanti bassi sparati da stereo inevitabilmente gasati come le auto. E tutti a spiare sotto i cofani e dietro le portiere a curiosare tra accessori e modifiche fino a notte fonda.
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