Auto di lusso e tasse due anni al super evasore

TREVIGNANO. Nuova condanna per Mirco Basso, 62 anni originario di Trebaseleghe in provincia di Padova, titolare della BM Auto. Assolto dal reato di truffa ai danni dello Stato, Basso è stato condannato a due anni di reclusione per il reato di evasione fiscale. Sei milioni in tutto di Iva e Irpef non versati. Lo scorso gennaio aveva rimediato una condanna in primo grado a due anni e otto mesi di reclusione per un mancato versamento Iva da 1.614.410 euro. In questo procedimento è finito alla sbarra invece per non aver versato Iva per 4 milioni di euro e Irpef per circa 2 milioni. L’uomo, difeso in aula dall’avvocato Andrea Zambon, attraverso la sua società BM Auto, gestiva un giro di auto di lusso, Jaguar, Ferrari e Lamborghini Mirco Basso avrebbe evaso 624 mila euro di Irpef e 2 milioni e mezzo di Iva nel 2008, l'anno successivo invece avrebbe evaso 114 mila euro di Irpef e poco meno di 1,3 milioni di Iva e, nel 2010, un altro milione di Irpef e quasi due milioni di Iva. Originario di Trebaseleghe, ex postino, poi gestore di locali pubblici, sia a Montebelluna che a Bassano. Aveva fatto anche l'arbitro di calcio, Basso avrebbe gabbato l'Agenzia delle Entrate (parte offesa nel procedimento penale) indicando nelle comunicazioni obbligatorie di importazione delle autovetture oggetto di acquisto comunitario, valori di acquisto inferiori rispetto a quelli indicati nelle fatture emesse dall'operatore comunitario, così da effettuare versamenti mediante modello F24 Iva. Indicava, in modo fittizio, di aver acquistato entro il 31 dicembre 2007 veicoli che in realtà erano stati acquistati nel 2008, così da effettuare il versamento minimo di un euro per la loro immatricolazione. A rendere ancora più complessa la sua posizione, la circostanza per cui Mirco Basso dichiarava - falsamente, secondo il pm giovanni Valmassoi che ha condotto l’indagine- al dipartimento dei Trasporti terrestri, di aver acquistato veicoli direttamente quale persona fisica e non come impresa operante nel settore, così da beneficiare di un regime Iva differenziato e agevolato. La difesa attenderà di conoscere le motivazioni della sentenza ma ha già annunciato che presenterà ricorso in appello. Intato il ricorso è già stato presentato per la prima condanna.
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