«Aumento dei bus Mom? Per coprire il “buco” della Pedemontana»
La polemica del consigliere Dem Andrea Zanoni dopo il rincaro del costo dei biglietti dell’azienda trevigiana di trasporto
"Il rincaro dei biglietti di trasporto dell'azienda di mobilità trevigiana Mom sono la conseguenza diretta di uno svuotamento di risorse della Regione che ha scelto di creare un buco di 65 milioni a bilancio per destinarli alla Superstrada Pedemontana Veneta". Il giudizio è del consigliere regionale del PD Veneto, Andrea Zanoni che interviene a seguito dell’ondata di polemiche (con tanto di petizione) scattata dall’aumento del biglietto del trasporto pubblico trevigiano, che Mom chiedeva da tempo per far quadrare il bilancio, e che è stata varata dopo le elezioni nel capopoluogo.
"Come viene evidenziato dal recente pronunciamento della Corte dei conti del Veneto, la Regione dovrà sborsare, sulla base della terza convenzione, firmata da Zaia con il concessionario, 39 quote di canone certe, che partono da 180 milioni l’anno per arrivare anche a 450 milioni l’anno, che la Regione dovrà versare a SIS (il concessionario della Pedemontana Veneta) . Quote che dovrebbe pagare con gli incassi da pedaggio che notoriamente scarseggiano a causa dei pochi veicoli che percorrono la SPV. Il mancato introito da pedaggi ha inoltre già costretto la Giunta Zaia a portare in aula un bilancio, approvato lo scorso dicembre dalla maggioranza con il nostro voto decisamente contrario, che mette a bilancio un primo buco da 65 milioni di euro per il triennio 2023/2025".
In conclusione Zanoni tira le somme: "Per rimediare agli errori di Zaia fatti con quella convenzione, non ci sono piu’ soldi per il trasporto pubblico utili ad evitare gli aumenti, cosi’ alla fine pagano studenti e lavoratori attraverso i rincari. Insomma, dopo il danno, pure la beffa".
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