Aumentano docce e pasti chiesti alla Caritas Tarvisina. Il 20% degli utenti è italiano

Il bilancio sociale 2023 nel ricordo di don Davide Schiavon, recentemente scomparso. In crescita i numeri dei servizi fondamentali richiesti alla Casa della Carità

Andrea Dossi
Don Bruno Baratto, coordinatore ad interim Caritas, al centro fra le operatrici Caritas Erika Della Bella (a sinistra) ed Elena Luison (a destra)
Don Bruno Baratto, coordinatore ad interim Caritas, al centro fra le operatrici Caritas Erika Della Bella (a sinistra) ed Elena Luison (a destra)

In città si registra un incremento delle persone che incontrano ostacoli nell’accesso ai servizi fondamentali. La Casa della Carità di Treviso ha rilevato un raddoppio delle docce e un aumento di 10 pasti ogni sera.

Queste sono alcune delle preoccupanti statistiche divulgate mercoledì 8 maggio durante la presentazione del bilancio sociale 2023 della Caritas diocesana, che evidenzia un marcato aumento nell’utilizzo di certi servizi.

Il numero di persone ascoltate è quasi di 1.500, con oltre 6.100 pernottamenti, 605 lavaggi e più di 4.100 docce, quasi il doppio rispetto alle 2.705 del 2022, e oltre 18.600 pasti serviti, circa 10 in più ogni sera rispetto all’anno scorso.

I numeri sono attribuibili, in parte, alla presenza di richiedenti asilo, principalmente dal Pakistan e dall’India, fermati dai lunghi tempi burocratici che ne limitano l’accesso ai servizi essenziali.

Nel 2023, il Centro di Ascolto ha accolto 536 persone, 283 delle quali per la prima volta, con una predominanza maschile (82,6%) e una significativa percentuale di cittadini italiani (quasi il 20%).

Il bilancio sociale 2023 della Caritas di Treviso ha segnato un anno di festeggiamenti per il cinquantesimo di fondazione, la creazione della Fondazione Caritas Treviso, e ha risentito della perdita improvvisa del direttore don Davide Schiavon. Il documento evidenzia non solo i servizi offerti agli ospiti della Casa della Carità di via Venier, ma anche il continuo lavoro nel settore carcerario per sviluppare una pastorale penitenziaria, attività sostenuta dalla Cappellania Penitenziaria.

Tra le numerose iniziative, spiccano il progetto “Oltre le sbarre”, “Vestiti con dignità”, l’accoglienza “Il Sicomoro” a Barago, gli “Esercizi di giustizia” per studenti delle superiori e la rubrica “Condannati a Vivere” su La Vita del Popolo.

Nel 2023, la Caritas ha dato priorità ai giovani con iniziative come l’Anno di Volontariato Sociale, Casa Jawo, i Corridoi di pace in Serbia, Finire in Bellezza, M’illumino d’Impegno, e B&B Benedizione&Bellezza. Il progetto Casa Jawo è stato lanciato per fornire ai giovani uno spazio di incontro e relazione, iniziando con 14 partecipanti dai 19 ai 30 anni, uniti dall’esperienza comune nel servizio Caritas. Trentasei studenti hanno partecipato al programma formativo e sono stati coinvolti in attività di doposcuola. In totale, 97 volontari hanno continuato a servire e 35 individui hanno dedicato tempo al servizio caritativo.

Durante il 2023, quasi 1.800 donatori hanno contribuito a raccogliere oltre 800 mila euro per supportare le attività locali e internazionali. Di questi, 428 mila euro sono stati raccolti per emergenze, come il terremoto in Siria e Turchia e l’alluvione in Emilia-Romagna. Le donazioni per la Casa della Carità di Treviso sono raddoppiate, passando da 71 mila euro nel 2022 a 165 mila euro nel 2023. Significative anche le donazioni non monetarie: nel 2023, sono stati raccolti alimenti in eccedenza dai supermercati per un valore di circa 30 mila euro.

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