Asparago Igp, mostra da record pienone di espositori e pubblico

Il presidente Zaia: «Prodotto di eccellenza che affonda le origini nella storia» Un team di motociclisti consegna 28.660 euro per aiutare i paesi del Bellunese
AGOSTINI . AG.FOTOFILM . CIMADOLMO . INAUGURAZIONE 44° MOSTRA DELL'ASPARAGO BIANCO, CON LUCA ZAIA
AGOSTINI . AG.FOTOFILM . CIMADOLMO . INAUGURAZIONE 44° MOSTRA DELL'ASPARAGO BIANCO, CON LUCA ZAIA

CIMADOLMO. Festa dell’asparago sotto il diluvio. Con qualche preoccupazione da parte dei coltivatori, per questa ed altre produzioni. «Vorrei tanto benedire non con l’acqua, bensì con il sole, altrimenti di asparagi ne vedremo pochi» ha infatti chiosato don Abramo Pietrobon, il parroco, prima di aspergere la folla riunita al pattinodromo. È stato il presidente della Regione, Luca Zaia, ad inaugurare la 44esima Mostra dell’asparago bianco Igp, organizzata dal Consorzio che dal 2000 tutela questa eccellenza del territorio.

LA TRADIZIONE

«La coltivazione dell’asparago nei paesi attraversati dall’alveo del Piave è una tradizione radicata profondamente nella storia e nella cultura di queste zone, che risale all’alto Medioevo – ha ricordato il governatore - il clima, il terreno reso fertile dal limo lasciato dal corso del Piave, l’abbondanza di acqua hanno permesso all’asparago bianco di Cimadolmo di diventare il primo asparago certificato in Europa (2002)». Hanno partecipato la festa inaugurale anche il presidente della Provincia, Stefano Marcon, il sindaco di Cimadolmo Giovanni Ministeri (tra l’altro unico candidato alle prossime elezioni, per cui Zaia ha invitato i suoi concittadini a recarsi alle urne), la baby sindaca, Eva, i responsabili della Pro Loco e dell’ Unpli. Cornice musicale della banda e delle majorettes di Nervesa della Battaglia.

CENTO ESPOSITORI

È stata ricordata nella circostanza Graziella Lucchetta, che era il motore del volontariato. Alla mostra partecipano circa un centinaio di espositori da tutti gli 11 Comuni della zona di produzione (Cimadolmo, Breda di Piave, Fontanelle, Mareno di Piave, Maserada sul Piave, Oderzo, Ormelle, Ponte di Piave, San Polo di Piave, Santa Lucia di Piave e Vazzola). L’asparago, come ha fatto memoria Zaia, è uno dei 350 prodotti tipici del Veneto, che danno un fatturato di 6 miliardi, grazie alla presenza di 160 mila aziende. Da qui la necessità che queste nicchie siano protette e valorizzate. Ci sono state anche le premiazioni dei diversi concorsi.

I PREMIATI

Nell’ordine Flavio Petterle, Luciano Narder e l’azienda La Negrisia per l’asparago di Cimadolmo; la società agricola Nardellotto per l’asparago di Badoere; Aronne Basso per il “Miglior verde”. Nel concorso dei vini sono risultati premiati per il Raboso o l’incrocio Manzoni Carlo Colmagro, Italo Cescon, Antonio Facchin, la cantina Pizzolato, Giorgio Bonotto, ma i migliori Raboso e Manzoni sono risultati quelli di Giorgio Cecchetto, mentre Antonio Facchin ha primeggiato nel Raboso Malanotte. La festa, nonostante il maltempo, è stata duplice, perché si è abbinato il raduno motociclistico di un gruppo di riders che che hanno consegnato pubblicamente al governatore del Veneto il ricavato dell’asta benefica organizzata per solidarietà con le comunità colpite dalla tempesta Vaia: 28.660 euro. —

Francesco Dal Mas

BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso