Asolo apre la nuova scuola ospiterà tutti gli alunni

Festa a Casella per l’inaugurazione del polo scolastico: alunni a settembre Il sindaco Migliorini: «Intitoliamola alla nobildonna Maddalena Pasini»
Di Davide Nordio
Doro Casella D'Asolo inaugurazione scuola
Doro Casella D'Asolo inaugurazione scuola

ASOLO. A vent'anni dalla prima intuizione e ad otto dall’avvio del cantiere apre il nuovo istituto comprensivo asolano, dove confluiranno tra quest'anno e il 2018 tutti gli attuali di Asolo, Pagnano, Villa d’Asolo e Casella. Il taglio del nastro, ieri pomeriggio, alla presenza del capo dipartimento del Ministero dell'Istruzione Luciano Chiappetta in quella che è stata soprattutto una grande festa animata dagli alunni. «Oggi inauguriamo un’idea positiva nata ancora nel 1996, costruita pian piano dalle amministrazioni precedenti, con i lavori iniziati nel 2008, salvo poi fermarli per tre anni nel 2010 – ha spiegato il sindaco Mauro Migliorini, glissando diplomaticamente sul periodo di stop ai lavori della gestione Baldisser/Dussin –. Un ringraziamento va innanzitutto ai nostri dipendenti che hanno saputo lavorare in concerto per concludere in tempi brevi i lavori».

Quello inaugurato ieri è il primo stralcio del grande progetto, costato tre milioni di euro, di cui uno arrivato dalla Regione: i primi bambini a frequentare la nuova scuola saranno quelli attualmente iscritti ad Asolo e Pagnano.

Il secondo stralcio è già iniziato e prevede il raddoppio dell'attuale struttura con mensa, palestra, biblioteca, laboratori. Una volta ultimato (2017 al massimo 2018) arriveranno anche gli studenti di Villa e Casella d'Asolo e il comune dei cento orizzonti avrà un unico polo scolastico.

Il secondo stralcio è reso possibile da un contributo della Bei pari a due milioni di euro, 600 mila euro da risorse proprie del Comune e con l'allentamento del patto di stabilità. E un milione e 400 mila euro, arrivati dalla cessione di Villa Pasina, tra Asolo e Maser.

E proprio da qui parte la proposta del sindaco a chi intitolare la scuola: «Credo che sia doveroso pensare alla nobildonna Maddalena Pasini che a fine Ottocento donò una grande lascito al Comune. Con un vincolo: che se dovesse essere alienato i proventi fossero destinati ad opere per l'educazione dei giovani. Ed è quello che abbiamo fatto. Ora l'augurio è che questo plesso diventi un laboratorio di formazione non solo per i ragazzi e per gli insegnanti, ma per tutta la comunità».

Dal dirigente ministeriale Luciano Chiappetta il plauso all'amministrazione per la gestione oculata che ha permesso di trovare risorse per la scuola, mentre il direttore dell'ufficio scolastico provinciale Barbara Sardella ha sottolineato la strategicità del plesso unico comunale, rispetto alla tutela di piccoli istituti nelle varie frazioni, in riferimento anche all'uso che se ne può fare anche oltre all'attività scolastica, come punto di riferimento culturale.

Dopo gli auguri delle senatrici Patrizia Bisinella e Laura Puppato, la parola conclusiva al dirigente scolastico Paolo Boffo: «È un buon segno – ha spiegato – che si investa in un'opera che parla di speranza e di futuro è che ci permetterà di riflettere sul ruolo della scuola per le nostre comunità». Alla fine il brindisi organizzato gestito dall'istituto alberghiero Maffioli. Poi la visita alle aule del nuovo polo scolastico, tra la curiosità e la soddisfazione generale.

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