Ascotrade lancia la sfida all'Enel
Dopo il gas, vuol vendere energia elettrica

Stefano Busolin (Ascotrade)
«Il caso Salton? Non ci riguarda: noi ci occupiamo della vendita di gas ed energia». Così il diplomatico Stefano Busolin, presidente Ascotrade, che ieri ha lanciato la campagna di comunicazione Ascotrade, di fatto la prima, «indispensabile» per fronteggiare i colossi dell'energia in regime di libero mercato. E' questo l'obiettivo dell'azienda di Ascopiave dedita alla fornitura di gas, energia elettrica e fotovoltaico presieduta dal leghista Busolin. Ieri nella (lussuosa) sede Ascotrade all'ex Appiani, presentando «Energia dalle nostre mani», la campagna pubblicitaria, Busolin è stato netto: nel mercato libero Ascotrade deve fare i conti con Enel, Eni ed Edison, e quindi è necessario essere aggressivi dal punto di vista dell'immagine. E ai suoi 350 mila clienti, la stragrande maggioranza solo per il gas, Ascotrade vuole proporre oggi anche energia. Un esempio? Da gennaio ad oggi, nel capoluogo, sono stati fatti duemila contratti per la fornitura sia di gas che di luce. Ieri Ascotrade ha illustrato i dati di un sondaggio Swg su mille clienti «domestici», 100 imprese e 500 potenziali. «Dall'indagine - dice Busolin - è emersa una valutazione molto positiva per noi. Il voto assegnato è 7,9 dagli utenti domestici e 7,8 dalle aziende. Buoni anche i voti assegnati al numero verde (7,8), agli sportelli (7,4), alla leggibilità della nostra bolletta (7,6)». E quindi nel settore gas bisogna consolidare l'immagine ma anche conquistare nuovi clienti attraverso l'offerta «dual fuel», che abbina appunto il servizio elettrico al gas. «La ricerca Swg - conclude Busolin - dice che possiamo conquistare almeno il 18% dei clienti sul mercato elettrico... Ma per fare questo dobbiamo appunto rafforzare il nostro marchio». (a.z.)
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