Arrivano gli asparagi settembrini «Così raddoppiamo il mercato»

La novità
Da alcuni giorni al cancello dell’azienda agricola Borsetto in via Argine San Marco, proprio a confine tra i comuni di San Biagio di Callalata, Zenson di Piave e Monastier, campeggia un cartello con scritto “Vendita asparagi”. Non si tratta di uno scherzo, di un errore e nemmeno di una pubblicità dimenticata dalla scorsa primavera. Gli asparagi autunnali quest’anno sono una realtà, commercialmente curiosa e molto promettente che, potenzialmente, potrebbe raddoppiare la richiesta annua di questo prelibato prodotto della terra da sempre consumato nei risotti o accoppiato alle uova sode.
Ma come è possibile questa sorprendente novità? «Non c’è nessun trucco – spiega Marco Borsetto, titolare dell’azienda – si tratta di una tecnica colturale innovativa, ma semplicissima. Nel terreno predestinato all’asparago settembrino nella scorsa primavera non si è raccolto nulla, abbiamo lasciato che le piante vegetassero senza toccarle in modo da permettere il taglio dei turioni in settembre. Per tale motivo la vegetazione verde del terreno interessato a questo esperimento è stata tagliata a fine agosto; nei giorni successivi è iniziato il ricaccio e hanno cominciato a spuntare gli asparagi. La natura ha fatto, quindi, il suo corso sebbene indotta dal nostro lavoro». Il risultato? «Ad oggi posso dire – replica il giovane imprenditore – di essere assolutamente soddisfatto. Visto il tipo di terreno presente in questa zona preferisco per quest’anno dedicarmi solo all’asparago verde. Il prodotto forse è leggermente più piccolo rispetto a quello primaverile, ma si presenta molto bene e, alla cottura, risulta più tenero e al palato molto gradevole». E il prezzo? «Si aggira più o meno sugli stessi livelli di quello di maggio, forse con un leggero aumento».
La durata della raccolta dovrebbe aggirasi sui 50 giorni, ma molto dipende dalle condizioni climatiche, in quanto gli asparagi non amano il freddo: potrebbe prolungarsi fino a metà ottobre. L’azienda Borsetto quest’anno, in una zona vicino al mare, grazie a una falda sotterranea di acqua calda, è riuscita ad anticipare la raccolta primaverile addirittura a fine febbraio. «In un prossimo futuro – precisa Marco Borsetto – se questi esperimenti dovessero funzionare, potremmo commercializzare l’asparago per ben sei mesi l’anno e questo aprirebbe nuovi orizzonti commerciali impensabili fino a qualche anno fa». E i clienti? «Sono – replica – assolutamente incuriositi dell’asparago autunnale, qualcuno è addirittura incredulo e pensa che il cartello esposto al cancello dell’azienda sia una dimenticanza. Ma chi lo assaggia poi torna a comprarlo. Anche che tanti ristoratori apprezzano questa novità». —
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