Apre casa per ex alcolisti, polemica a Segusino

SEGUSINO. Entro i primi giorni di aprile aprirà a Segusino la casa famiglia per il recupero degli ex alcolisti. La novità è stata annunciata in un incontro al centro ricreativo anziani "Angela Stramare Arcelli" di Segusino organizzato dalla Cooperativa Sonda di San Vito di Altivole che gestirà l'alloggio. L'iniziativa, sorta per l'interessamento dell'Ulss 2 Marca Trevigiana, dei Comuni di Segusino, Valdobbiadene, Crocetta del Montello, Pederobba e Cornuda (cioè area dell'ex distretto 4) e con la collaborazione di Sonda Onlus, Acat Nordest Onlus e dei gruppi familiari “AA” e “Al-Anon”, ha lo scopo di riabilitare persone che hanno avuto problemi con l'alcol. La casa famiglia si alimenterà attraverso le rette pagate all'occorrenza dalle famiglie degli ospiti o dal Comune richiedente il servizio. Un rimprovero arriva però del presidente della Pro Loco di Segusino, Denis Coppe, ai concittadini che hanno disertato la riunione di alcuni giorni fa. «Come da tradizione segusinese - ha commentato nei giorni scorsi - sono giorni che in piazza tutti ne parlano e commentano "arrivano gli alcolisti", ma alla riunione organizzata per presentare l’iniziativa eravamo solo una quindicina di segusinesi, tutti gli altri erano dei paesi vicini». Le voci a cui si riferisce Coppe riguardano il parere contrario espresso da alcuni cittadini all'apertura della casa famiglia nel suolo comunale. La questione è stata infatti al centro del dibattito di questo ultimo periodo tra accuse, critiche e paure. Preoccupazioni però assolutamente infondate per il primo cittadino Guido Lio: «Che stiano tranquilli - ha affermato il sindaco di Segusino - che sono persone con lavoro e in fase di reintegro nella società. Peggio sarebbe se la casa fosse stata destinata ad alloggio per extracomunitari, cosa che non sarebbe da escludere in caso di commissariamento del Comune». L'alloggio sorgerà in un fabbricato proprietà comunale in viale Italia, nei pressi del centro. (sil.c.)