Apre ai carabinieri completamente nuda

Ha aperto la porta ai carabinieri completamente nuda. E’ il particolare hot di una vicenda già di per sè molto calda, ma per motivi decisamente poco sensuali: liti continue, accuse incrociate, minacce, poi un’auto devastata, il campanello di casa sradicato a colpi di cacciavite e il pianerottolo imbrattato di olio e farina. E’ finita davanti al giudice la diatriba senza fine tra S.C. e S.A.V.: la prima ha denunciato la seconda per le minacce ricevute («ammazzo te e tuo figlio») e per averle danneggiato la macchina. S.A.V., dominicana, 37 anni, è stata condannata per le minacce (trenta euro di multa) ma assolta per non aver commesso il fatto in merito a i danneggiamenti: non c’è alcuna prova, secondo il giudice - che ha accolto le tesi della difesa - che sia stata lei a infierire sulla Peugeot di S.C. e sul suo pianerottolo di casa, distruggendo il campanello e spaccando sull’uscio una bottiglia d’olio e cospargendo il tutto con della farina.
Le due donne vivono nella prima periferia nord della città. I fatti contestati risalgono al giugno del 2011, ma tra le due scorre pessimo sangue da diverso tempo: non si contano, infatti, gli interventi di polizia e carabinieri per placare gli animi tra le due. In un’occasione la dominicana ha chiamato la polizia perché a suo dire S.C., accusandola di gestire un giro di prostituzione, le ha staccato il contatore dell’energia elettrica. E, nel caso finito a processo, all’arrivo dei carabinieri ha aperto la porta completamente nuda.
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso