Tre animali abbandonati ogni giorno nella Marca
Nell’ultimo anno in provincia di Treviso sono stati abbandonati oltre un migliaio di cani e gatti: sos dell’Ulss 2. Il trend negli anni è in lieve diminuzione grazie anche a norme più severe

Abbandonati, al ritmo di tre ogni giorno. Un reato contro la legge e una crudeltà disumana verso il proprio animale d’affezione. Nell’ultimo anno in provincia di Treviso sono stati abbandonati oltre un migliaio di animali domestici e l’estate rappresenta il periodo più delicato.
A certificarlo sono i dati dell’Ulss 2 che, attraverso i Servizi veterinari del dipartimento di prevenzione, opera quotidianamente sul territorio per la lotta al randagismo e la cattura degli animali vaganti e incidentati. Tra il 2020 e il 2024 sono stati salvati 6.324 tra meticci, pet di razza e felini.
L’azienda sanitaria ha appena rinnovato un protocollo d’intesa con l’Ordine dei medici veterinari della Marca con uno stanziamento di 100 mila euro per garantire nel triennio prestazioni di soccorso su animali d’affezione vaganti, randagi o con proprietario irreperibile.
«Abbiamo sviluppato negli anni azioni sempre più efficaci di coordinamento e progettazione nel settore del controllo del randagismo e della cura degli animali randagi feriti. Tra le strategia attuate: lo sviluppo di sinergie tra i professionisti veterinari, pubblici e privati, e le pubbliche amministrazioni deputate alla tutela degli animali d’affezione vaganti, liberi, senza proprietario identificato oppure irreperibile» evidenzia la direzione ospedaliera.
I dati
Nel corso del 2024 i veterinari dell’azienda sanitaria hanno salvato 1.182 cani e gatti senza più un padrone. Nel 2023 gli interventi sono stati 1.223; nel 2022 si contano 1.189 recuperi; nel 2021 le catture sono state 1.293; mentre il 2020 resta l’anno peggiore con 1.437 salvataggi.
I numeri sono in lieve calo, per un aumento della sensibilità e della consapevolezza di chi acquista un animale, ma anche grazie alle leggi che hanno introdotto pene più severe per chi abbandona, maltratta o non soccorre un animale in difficoltà.
Come avvenuto in questi giorni, in provincia di Reggio Emilia, dove Diego, un pitbull, è morto abbandonato in un garage, dove era stato lasciato dal padrone senza né cibo né acqua. Ora l’uomo rischierebbe il carcere. Per il maltrattamento di animale che porta alla sua morte, la norma prevede infatti fino a tre anni di reclusione con una multa fino a 45 mila euro.
Norme e numeri utili
La legge è chiara: chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini in cattività è punito con l’arresto fino a un anno o con una multa da mille a 10 mila euro. «L’abbandono si configura quando l’animale è lasciato solo, senza che nessuno se ne prenda cura» spiegano i veterinari.
Non c’è giustificazione che tenga contro questa forma di maltrattamento e trauma verso gli animali: non i costi troppo alti per mantenere il pet, non la difficoltà a portarlo con sé in vacanza. Fondamentale è anche la responsabilità di chi si imbatte in un animale in difficoltà, che è chiamato a prestare la prima assistenza e ad allertare i soccorsi.
Per la provincia di Treviso va contattato il canile sanitario al numero 0422 480268 (attivo dal lunedì al venerdì dalle 7.30 alle 16.30).
Al di fuori di questi orari, o in caso di emergenza, è opportuno chiamare il 118. Per gli animali selvatici in difficoltà, si può contattare la Polizia Provinciale o il Corpo Forestale dello Stato al numero unico nazionale 1515, o il Centro Recupero Animali Selvatici (Cras) al numero 320 4320671.
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