Anche i sexy shop vittime della crisi Chiude il Sestosenso

La rivendita di oggetti erotici della città abbassa le serrande Aveva aperto appena due anni fa in via del Cansiglio
Di Francesca Gallo

VITTORIO VENETO. Chiude i battenti l’unico sexy shop cittadino. Da domani serrande abbassate al Sestosenso enjoy di via del Cansiglio. All’origine non rigurgiti puritani, ma i conti in rosso della crisi. La titolare Laura Mattiuzzo, 46 anni, si era trasferita sulla Celante Forlanini solo da marzo 2011 dopo aver aperto il primo shop erotico nel 2010, ospitato in una parte del negozio di dischi in Galleria Concordia al Quadrilatero. La crisi non risparmia dunque neppure l’erotismo. Niente più biancheria sexy e gadget erotici per i vittoriesi. Dove non riescono le prediche alla morigeratezza, vincono i portafogli vuoti. Da giorni, ormai, nel negozio di via del Cansiglio è un via vai di scatoloni. «Stanno svuotando tutto», raccontano i vicini. «Per luglio devono lasciare libero il negozio», conferma il proprietario dell’immobile. «Purtroppo le cose non sono andate come speravano». Gli affari calano, i vittoriesi hanno perso l’appeal per gli accessori sexy. Finiti i tempi delle bambole gonfiabili da migliaia di euro. Ma non per i giochi erotici, compresi scambi di coppie in locali o nel parcheggio dell’A27. Il futuro del Sestosenso per il momento resta incerto. La titolare, che vive a Cison, non rilascia commenti. La storia del sexy shop cittadino non è mai stata facile. Era iniziata tre anni fa nello storico negozio di dischi al Quadrilatero, in pieno centro città. Con l’avvento della musica online, i titolari erano corsi ai ripari aprendo una sezione ad alto erotismo. Una scelta che intercettava una richiesta anche se espressa a bassa voce in una Vittorio Veneto “bacchettona” dove vige una regola: tenere nascosti i peccati di letto. Infatti, la collocazione centrale del sexy shop non favoriva le vendite. Da qui la decisione di spostarsi in via del Cansiglio, una posizione ideale, facilmente raggiungibile ma riservata. Eppure nella Vittorio Veneto “perbenista” l’erotismo abbonda. Testimone la cronaca, tra rotture del pene e malati di sesso in cura dallo psichiatra. Proprio due anni fa il Sestosenso era stato oggetto di una tentata rapina di una cliente che aveva impugnato minacciosamente un fallo di cristallo. Ora la crisi dà il colpo di grazia.

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