Ambulanze, decade l’accordo con l’Usl Prealpi Soccorso licenzia tutti i dipendenti

dopo la decisione della corte di giustizia  

vittorio veneto. La Prealpi Soccorso annichilita da una norma europea. Un pronunciamento della Corte di Giustizia dell’Ue, infatti, prevede che i servizi di trasporto in ambulanza (esclusi quelli di emergenza del 118) non possano essere affidati in convenzione diretta alle associazioni di volontariato, come avviene appunto nel caso di Usl 2 e Prealpi Soccorso. Il risultato? Usl costretta a indire un regolare bando di gara a fine anno, e Prealpi impossibilitata a partecipare perché, in quanto onlus, non avrebbe la forza economica per reggere un confronto sul mercato con gruppi di tutta Italia. Non solo: «Siamo costretti a licenziare i nostri otto dipendenti» annuncia il presidente Marco Caliandro, «rinunciamo a 4 mila servizi di trasporto sanitario assistito».

stop dal 1° gennaio

La novità è arrivata direttamente da Bruxelles la scorsa estate. Non riguarda le cooperative - diverse quelle che operano nella Marca - ma le associazioni di volontariato che si sono aggiudicate il servizio in convenzione diretta. Una procedura non più ammessa: serve un regolare bando di gara, pertanto dal 1° gennaio 2019 decadranno tutte le convenzioni in essere (di fatto, quella con Prealpi Soccorso è l’unica dell’Usl 2 che riguardi un’associazione di volontari).

salvo il 118

La norma, inoltre, investe soltanto i trasporti degli anziani da e per le case di riposo, per le emodialisi o per altre necessità, mentre non viene toccato il servizio del 118 (per il quale Prealpi continuerà a effettuare regolare servizio). «Abbiamo un servizio di emergenza collegato al 118 nei fine settimana, dal venerdì alla domenica, con i volontari, che parte da Cordignano» spiega il presidente Caliandro, «è operativo dal 2005 e resterà, perché viene considerato di rilevanza sociale e non commerciale. Da sei-sette anni, tuttavia, svolgiamo anche un servizio di trasporto sanitario assistito dal lunedì al venerdì. L’Usl, in base alle recenti espressioni della Corte di Giustizia, ha deciso di fare un appalto su area vasta, al quale noi, che non abbiamo forza commerciale in quanto onlus, non possiamo partecipare».

tutti licenziati

Gli otto esuberi sono il dato più rilevante: «Sono persone che lavorano per la convenzione, gli altri sono tutti volontari, una novantina. Tutti vengono rimborsati, ma non guadagnano niente, non abbiamo margini. La gara d’appalto invece è economica. Cesseremo il servizio dal primo gennaio, resterà il turno 118 dei volontari». In provincia esiste un altro gruppo di volontari che lavora in convenzione con l’Usl 2: la Croce Rossa di Treviso, che tuttavia effettua solo il servizio di emergenza e non il trasporto “commerciale”, quindi non è toccata dalle nuove norme. Per tutta la Sinistra Piave quella di Prealpi Soccorso è sempre stata un’attività fondamentale e un presidio rassicurante in occasione di feste, raduni, eventi sportivi. Le ambulanze ci saranno ancora, ma lavoreranno soltanto dal venerdì alla domenica, e solo per l’emergenza. «A dicembre saluteremo tutti con un comunicato ufficiale» conclude Caliandro, «in particolare vogliamo salutare e ringraziare tutti i pazienti che in questi anni abbiamo accompagnato sui nostri mezzi, per qualsiasi necessità». —

Andrea De Polo

BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso