Alluvione nella Marca, morta anziana di Silea

Ammalata, martedì aveva perso la casa e non ha retto allo choc e alla notte fuori dalla propria abitazione. La polemica: pare che l'ospedale di Treviso l'abbia rifiutata e sia stata dirottata alla casa di riposo. A Silea altre 15 famiglie sfollate, anziani imprigionati, 12 negozi allagati.
pucci silea straripato fiume melma (pomeriggio)
pucci silea straripato fiume melma (pomeriggio)

SILEA. E' morta nella notte Romea Cavinato, 81 anni, malata di Alzheimer, l'anziana di Silea che martedì pomeriggio era stata soccorsa dai vigili del fuoco nella sua abitazione allagata in via Roma 112. Polemiche perché si è appreso che la donna è stata respinta dall'ospedale Ca' Foncello di Treviso ed è stata quindi accolta nella casa di riposo Villa d'argento di Silea. Ma le sue condizioni di salute erano così precarie che il trasloco forzato ha piegato la sua fragile resistenza. Durante la notte ha avuto tre crisi respiratorie ed è spirata in ambulanza nel vano tentativo di salvarla. Il marito Nazzareno Canova accusa: "Me l'hanno fatta morire".

Una lingua di acqua e fango che inesorabilmente avanzava. Centimetro dopo centimetro, fino a quando a mezzogiorno è esondata. Il Melma ha messo in ginocchio Silea. In dieci minuti è salito fino a rompere gli argini e invadere il centro del comune. Quindici le famiglie sfollate, a decine quelle imprigionate nei condomini. Dodici i negozi che hanno subito danni ingenti. Oggi la scuola media e la elementare del capoluogo resteranno chiuse. Insieme alla disperazione, non sono mancate le accuse per una situazione di dissesto idrogeologico che era stato denunciata a più battute negli ultimi anni. «Appena ci sono due gocce è tutto allagato».

E ieri le gocce sono state molto di più. E nonostante ciò la macchina dell’emergenza non si è attivata prontamente. I vigili del fuoco sono arrivati sul posto solo alle 14. L’allarme è scattato fin dalle 7. Il Melma si era ingrossato. I negozianti e i residenti, prevedendo cosa sarebbe accaduto da lì a poco, hanno subito chiamato in comune. Solo alle 9 vengono alzate le chiuse della Chiari & Forti. La situazione viene continuamente monitorata, ma il livello del Melma è andato gradualmente alzandosi. Fino alle 11.30 quando in pochi minuti ha guadagnato molti centimetri. Da quel momento in poi è stato il caos. L’acqua si è mangiata gli argini e ha invaso via Roma. Solo il ponte è rimasto sopra il livello del fiume. I negozi davanti allla Piazza dei caduti sono finiti sotto acqua. Le scale che portano alle tre villette abbinate si sono trasformate in una cascata. Aldilà del ponte uno scenario simile. Un unico grande lago marrone ha invaso tutta l’area.

Sul posto il sindaco Silvano Piazza, i vigili e la protezione civile di Silea. Viene chiusa via Roma sia per chi proviene da Treviso sia per chi arriva da Cendon. Via del Macello sparisce sotto il Melma. Gli argini ormai sono le case stesse. Nella zona residenziale subito dopo il ponte sul Melma la situazione di maggior disagio. C’è almeno un metro di acqua che invade le abitazioni. Da evacuare. Alle 13 quando ormai chi aveva già perso il perdibile si guardava attorno impotente, e altri cercavano di salvare a colpi di secchio e di scopa la propria attività, dalle villette subito dopo il fiume arriva una richiesta di aiuto. Sono due anziani. Giovanni Toffolo, e la moglie intrappolati dall’acqua. Lui ha una gamba di legno, lei è asmatica. I carabinieri con l’acqua fino al bacino riescono ad arrivare all’abitazione e a portare in salvo a spalle i due anziani. Solo a quell’ora, è l’una, arrivano i primi sacchi per isolare negozi ed abitazioni. Ma l’acqua ormai è passata. Il sindaco Silvano Piazza istituisce un punto di primo soccorso in municipio dove vengono trasportati due degli evacuati. Il Melma però continua a salire. Alle 14 arrivano i vigili del fuoco. E di lì a mezzora dovranno salvare un anziana in carrozzina, malata di Alzheimer ora ricoverata nella casa di riposo Villa d’argento, e una donna imprigionata nella propria abitazione vicino alla chiesetta della Madonna della Salute. La estrarranno dalla finestra.

Davanti un intero condominio imprigionato. Ma il Melma continua ancora a salire. Il sindaco, con l’assessore Rosanna Potente, giunta sul posto, decide che oggi le scuole medie e la elementare del capoluogo resteranno chiuse. Intanto anche Lanzago va sotto. In via Ponticelli il Melma invade garage e abitazioni (in un garage si contano 80 cm d’acqua), almeno una decina. Il parco di villa Avogadro funge da valvola di sfogo. Ma qui non arriverà alcun soccorso, e le abitazioni restano anche senza acqua , nè energia elettrica, per alcune ore. In via Sile, vicino alla Nea, alcune aziende si allagano. La situazione resta stabile ma non migliora per tutto il pomeriggio. In serata arrivano un’idrovora e una squadra della protezione civile di Paese, fino all’una lavorerà in via Roma, poi arriveranno altri uomini per tutta la notte.

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