Allarme psicosette «Troppe minorenni adescate sui social»

Convegno del Gris su “Esoterismo dottrinale o criminale” Bisetto: «Coinvolte in gruppi dediti a sesso e droga»
25 11 2007 TREVISO CHIESA SCONSACRATA DI SANTA CROCE CONVEGNO "I MOVIMENTI RELIGIOSI ALTERNATIVI E I GRUPPI PSICORELIGIOSI" NELLA FOTO IL PRESIDENTE DEL GRIS GIUSEPPE BISETTO © ALBERTO COLUSSO/UNIONPRESS
25 11 2007 TREVISO CHIESA SCONSACRATA DI SANTA CROCE CONVEGNO "I MOVIMENTI RELIGIOSI ALTERNATIVI E I GRUPPI PSICORELIGIOSI" NELLA FOTO IL PRESIDENTE DEL GRIS GIUSEPPE BISETTO © ALBERTO COLUSSO/UNIONPRESS

«Sempre più minorenni sono vittime delle sette che, attraverso la diffusione dei social network e grazie agli smartphone, vengono coinvolte in gruppi che poi si rivelano essere dediti alla droga e al sesso. Chiedono aiuto solamente quando hanno toccato il fondo e a quel punto il percorso di recupero è sempre più complicato». L’ha spiegato ieri a Treviso Giuseppe Bisetto, consigliere nazionale del Gris (Gruppi di ricerca a informazione socio-religiosa delle diocesi di Treviso e Vittorio Veneto), a margine del convegno al seminario vescovile “Esoterismo dottrinale o criminale”.

Si è trattato della quarantaquattresima giornata di “studio-informazione e ricerca sulle sette”. I lavori sono p artiti dopo le 9 con l’intervento di don Michele Favret del Gris di Vittorio Veneto, a seguire ci sono stati gli interventi di Bisetto (“L’esoterismo questo sconosciuto”), del magistrato Michele Nardi (“Le sette pseudoreligiose e la libertà religiosa”) e il capitano dei carabinieri Andrea Mariuz (“Aspetti vittimologici del culto satanista”).

In genere si passa in breve tempo dalla pratica dell’occultismo a quella del satanismo, magari attraverso l’abuso di droga e alcol. Prima per gioco, poi per intercettare nuove esperienze di senso e, quindi, nuove appartenenze. Con l'età che si abbassa sempre di più, fino a 13 anni.

Dai dati in possesso al Gris emerge con sempre maggiore chiarezza che , dai 13 ai 18 anni, gli studenti delle medie e delle superiori praticano soprattutto l’occultismo, «per liberarsi delle regole», come hanno spiegato gli esperti. Tra i 20 anni ed i 25 si va oltre, frequentando gruppi e guru di area orientale, e magari per inoltrarsi nell’esoterismo; tanti corsi yoga sono un efficace viatico. Tra i 25 ed i 35 anni si preferiscono forme più trasgressive, sul piano delle prestazioni sessuali, ma anche per “vincere l'ansia da prestazione” sul lavoro.

A sentire i relatori del convegno di ieri al seminario vescovile, la preoccupazione maggiore è data dai ragazzi: «È un allarme vero e proprio, che arriva prepotentemente dagli insegnanti, i quali si accorgono di questa deriva prima ancora dei genitori». «Le sette», aggiunge Bisetto, «promettono affetti, casa, lavoro, chiedono in cambio fior di quattrini, ma alla fine portano la persona alla rovina».

Il Gris si mette a disposizione centri di ascolto delle famiglie, oltre che dei ragazzi, per trovare soluzioni.

In passato anche il vescovo di Vittorio Veneto, monsignor Corrado Pizziolo, aveva espresso la preoccupazione della Chiesa, per l'esplosione clamorosa delle sette, portando i giovani lungo strade nuove però molto ambigue. «Il disorientamento della personalità del ragazzo si trasforma in un vero e proprio sconquassamento», aveva detto il vescovo. Il convegno ha messo in guardia da un uso distorto del web ma anche dai messaggi subliminali lanciati da tivù, cinema, rock. Messaggi che, come ha dimostrato Bepi Bisetto, veicolano soprattutto satanismo e sesso esasperato.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso