Alla Coletti 13 alunni bocciati in prima

Bocciati fin dal primo anno di scuola media. Fioccano ben 13 bocciature tra le sei prime della scuola media Coletti, a Santa Bona. E nella lunga lista di alunni non ammessi alla seconda, quasi tutti...
AGOSTINI TREVISO INTERVISTE SCUOLE COLETTI X ARRIVO DI MATTEO RENZI
AGOSTINI TREVISO INTERVISTE SCUOLE COLETTI X ARRIVO DI MATTEO RENZI

Bocciati fin dal primo anno di scuola media. Fioccano ben 13 bocciature tra le sei prime della scuola media Coletti, a Santa Bona. E nella lunga lista di alunni non ammessi alla seconda, quasi tutti i bocciati - 12 su 13 - sono distribuiti nell’arco di tre sole classi. Si tratta di ragazzi tutti giovanissimi, fino all’anno scorso sui banchi della scuola primaria. Pochi “incidenti di percorso” invece tra le classi seconde della scuola dove i non ammessi in terza media sono soltanto 5 su 124 alunni. Al terzo anno, su 121 alunni, in quattro non sono stati ammessi all’esame finale.

Con i risultati alla mano già la scuola corre fin da subito ai ripari: «Dalla prossima settimana un gruppo di insegnanti per ogni materia si metterà al lavoro per analizzare i motivi delle criticità», spiega il vice preside della Coletti Paolo Ricciardi. «La scuola farà partire da subito dei progetti mirati al recupero in itinere degli alunni in difficoltà per non trovarci impreparati». Dietro la bocciatura fanno spesso capolino problemi disciplinari segnalati fin dalla scuola primaria.

Ma a rendere il percorso scolastico più difficile ci si mettono pure i programmi chiesti oggi alla scuola che devono stare al passo con i tempi 2.0: «Da quest’anno nella nostra scuola è partito un programma di potenziamento della lingua inglese con ben 5 ore di lezione la settimana», aggiunge il professor Ricciardi. «Inoltre è stato introdotto l’uso del tablet in classe per alcune materie come la matematica».

In aiuto degli alunni gli insegnanti, fin dall’inizio dell’anno, hanno pure messo a disposizione uno spazio di ascolto tra i banchi di scuola. Gestito da alcuni educatori di una cooperativa in collaborazione con il Comune di Treviso.

Certo è che le bocciature non piovono come fulmini a ciel sereno, pur arrivando fin da subito al primo anno: «Dal punto di vista didattico è meglio così», conclude il vice preside. «Come insegnanti ci chiediamo cosa è meglio per l’alunno. Se continuare a metterlo in difficoltà o aiutarlo invece a crescere. In prima media possiamo anche trovare alunni che non sono in grado di affrontare gli argomenti proposti. E dove spesso non c’è sostegno familiare il disagio si manifesta tutto». (a.v)

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