Alimenti, lotta allo spreco Va ai frati il cibo in più

Firmato il protocollo d’intesa tra Comune di Conegliano, Adiconsum e Confida I prodotti in scadenza delle macchinette automatiche per la mensa dei poveri
Di Andrea De Polo

CONEGLIANO. La lotta allo spreco alimentare parte dai distributori automatici di scuole, ospedali, uffici municipali. E il cibo che rischia di scadere finirà direttamente alla mensa dei Frati Cappuccini. Conegliano è il primo Comune d’Italia ad aver sottoscritto un protocollo d’intesa con Adiconsum e Confida (associazione italiana per la distribuzione automatica) per migliorare la qualità del “vending”, la filiera della distribuzione di alimentari e bevande dalle “macchinette” presenti negli spazi pubblici e privati. Si tratta di una serie di iniziative concrete, presentate ieri all’ex convento San Francesco, per rendere più sostenibile e di maggiore qualità il mondo che ruota attorno, e dentro, ai distributori automatici: si va dalle macchine ecosostenibili votate al risparmio energetico, all’installazione di “compattatori” in ospedale per ridurre il volume di rifiuti prodotto. Una delle novità più interessanti riguarda la destinazione della merce che rischia di restare invenduta a causa della data di scadenza. «Noi abbiamo già iniziato a portarla ai Frati di Conegliano» spiega Roberto Sala, titolare di Service Vending «lo facciamo quando la data di scadenza è ravvicinata, e temiamo che il prodotto possa restare invenduto. Piuttosto che gettarlo, abbiamo iniziato questa pratica virtuosa, visto che la mensa dei Cappuccini serve ogni giorno a numerose persone. Con questo protocollo il Comune si impegna ad allargare il progetto anche ai miei “colleghi” di altre società di distribuzione». Sala spiega anche l’altra iniziativa che i consumatori potranno presto toccare con mano: «Un compattatore all’interno dell’ospedale civile, che riduca il volume di bicchieri e altri oggetti di plastica dopo l’uso». Magari – come avviene già al Liceo Marconi di Conegliano – con un incentivo economico per chi, anziché gettare il rifiuto nel cestino, lo inserisce nel compattatore favorendo la riduzione dei volumi. «Il progetto intrapreso con Conegliano riguarda tutta la filiera» spiega Piero Angelo Lazzari, presidente di Confida «il Comune si impegna a sensibilizzare le aziende, per esempio, a produrre distributori con consumi energetici ridotti, o con dispositivi di messa in stand by durante i momenti di inutilizzo. Allo stesso tempo, sarà garantita la massima attenzione alla qualità dei prodotti e delle bevande messe in vendita, che dovranno sempre essere diversificati e rispettare determinati valori nutrizionali». E fra i cibi in vendita, presto potrebbero esserci anche le noci della Fondazione di Comunità dell’Usl7.

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