Alessandro Benetton a Expo: «Un’occasione importante»

MILANO. Domenica milanese per Alessandro Benetton e famiglia, che hanno visitato i padiglioni di Expo 2015. Una giornata di relax, per l’imprenditore trevigiano, ma anche di incontri (fra gli altri...
Debora Compagnoni;Tobias Benetton;Alessandro Benetton;Luce Benetton;Agnese Benetton
Debora Compagnoni;Tobias Benetton;Alessandro Benetton;Luce Benetton;Agnese Benetton

MILANO. Domenica milanese per Alessandro Benetton e famiglia, che hanno visitato i padiglioni di Expo 2015. Una giornata di relax, per l’imprenditore trevigiano, ma anche di incontri (fra gli altri il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi). Di recente Alessandro Benetton aveva affidato al suo blog alcune riflessioni sull’esposizione universale di Milano.

«E così sono quasi passati i primi 100 giorni di Expo 2015: un grande evento e un’occasione importantissima per il nostro Paese, da giocarci fino in fondo, fino all’ultimo», aveva scritto. «Al solito però non ci siamo fatti sfuggire un’altra occasione, quella di litigare, mai negli ultimi tempi come per l’esposizione universale avevo visto spaccature simili».

«Ci siamo divisi in tifoserie, da una parte i pessimisti, dall’altra gli ottimisti, da una parte i detrattori, dall’altra gli entusiasti, e così via. Ma in fondo dovremmo esserci abituati… andiamo avanti così da un bel po’ di secoli, pensate solo a guelfi e ghibellini», ha sostenuto l’imprenditore, «In questo caso però mi è sembrata una polarizzazione un po’ forzata, in cui ci si scordava di un modo di leggere la realtà per me sempre importante, in ogni situazione; ovvero che nella vita difficilmente esistono solo il bianco e il nero. Personalmente credo più nelle sfumature, e le vedo soprattutto positive per quel che riguarda l’Expo. Un evento che ho sempre visto di buon occhio e in grado di portare effetti positivi anche a medio termine al nostro Paese. Certo, tutto è perfettibile, e certo, ci sarà tempo e modo per fare bilanci una volta che l’esposizione sarà terminata, ora è ancora presto».

«Ma intanto», ha sostenuto, «proviamo a pensare a quanto questo grande evento ha aperto l’Italia verso il mondo. Ai milioni di persone che passeranno dal nostro Paese, che lo porteranno nei ricordi, all’Italia che diventerà un pezzo di memoria».

«Pensiamo semplicemente a quanto mondo abbiamo accolto. Senza Expo, non sarebbe accaduto nulla di tutto questo. E a me pare davvero un ottimo inizio».

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