Morta a 92 anni Alessandra Soligoni Jesi, scrittrice e insegnante
Scrittrice e docente per ragazzi, autrice di numerosi libri e drammaturgie, ambientalista e difensora del parco di villa Franchetti

Scrittrice per ragazzi, premiata in tutta Italia; autrice di drammaturgie che portavano a bambini e ragazzi i grandi capolavori; docente innamorata del suo lavoro, della missione di trasmettere il sapere e di diffondere il piacere della lettura; appassionata narratrice di storie del nostro territorio, in particolare di donne e della civiltà lungo i fiumi; pasionaria ambientalista, che ha fatto della difesa del parco di villa Franchetti, e della lotta alla speculazione edilizia (nella fattispecie il maxiprogetto poi accantonato di Fondazione Cassmarca) una strenua battaglia. Alessandra Soligoni Jesi, mancata a 92 anni, è stata tutto questo e molto altro.
Nata ad Ormelle, ha insegnato per 30 anni materie letterarie alle medie di Preganziol.
Ha scritto una trentina di libri: il più noto “L’eredità dei bisnenti” (premio Europeo 1982), dopo essersi rivelata con “Ines del traghetto” (premio Europeo 1973) su una famiglia di donne traghettatrici di Cimadolmo. E ancora “Il mondo di Rass” (Bancarellino 1987), “Il cuore in un diario”, “Molli cerca amici”, “Tartarughino corazzato”, Il ramarro innamorato e “Cip trova famiglia”, “Storie di piccoli animali”, “Avventura in fondo al mare”, “Le storie di Ale”. E poi un’altra decina di titoli e riduzioni teatrali per le scuole primarie, fra cui “Storia d Anna Frank”.
All’apparire del progetto della cittadella da 543.000 metri cubi dietro villa Franchetti, fu in prima linea nell’opporsi, scrivendo a Ministero dei Beni Culturali e Soprintendenza veneziana per ricordare i vincoli storici e artistici di villa e parco, ai cui confini risiedeva, a Dosson. Dal 2018, fondò il comitato Vivere il parco, promotore di iniziative e incontri per sollecitare il salvataggio del parco in abbandono e del recupero della villa, proprietà della Provincia e in comodato a Fondazione Cassamarca. Ed è stata anche presidente del Soroptimist.
Donna tanto grintosa e tenace quanto sensibile, amava la natura e il verde, l’arte e la bellezza.
Lascia i figli Elena, Giovanni, Mario, con Jessica, Raffaella, Fabio, gli amatissimi nipoti Irene, Giacomo, Sara, Giulio, Chiara, Laura, gli altri parenti. I familiari ringraziano il personale del Suem 118 per la sensibilità mostrata nel soccorso. Forse mercoledì i funerali. —
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