Alberi tagliati Lettera al vicesindaco

Perché sono stati abbattuti gli alberi di via Acquette in zona Madonnetta, dopo il sottopasso ferroviario, a 100 metri dalla chiesetta? Se lo chiedono Maristella Caldato (Pd), consigliere anziano ai Trecento e la sezione trevigiana di Italia Nostra. Il terreno doveva ospitare, secondo le vecchie destinazioni d’uso, una casa di riposo, ma poi non se n’è fatto nulla.
L’esponente del Pd, peraltro, ha inviato una lettera al vicesindaco Roberto Grigoletto e al comandate della polizia locale , Federica Franzoso, chiedendo spiegazioni. «L’abbattimento risale ai giorni 14 e 15 luglio, ha interessati piante che avevano almeno 20 e più anni», scrive Caldato, «alcune erano malate, altre sicuramente no».
E il consigliere comunale del Pd ricorda che «il lotto di terreno sembra trovarsi vicino ad una particolare area di tutela ambientale, nei pressi del fiume Storga», e rileva come « ogni taglio di alberi in zone di tutela debba rispettare le norme». Secondo quanto sarebbe trapelato da alcuni residenti del quartiere, riferisce Caldato, alcuni alberi del lotto sarebbero stati nel mirino perché « potenzialmente minacciosi» per i vicini cavi dell’alta tensione.
Intanto, per istituire e tutelare il Parco dello Storga, il comitato di cittadini attivo da nani per la difesa dell’area raccoglie firme al gazebo aperto sulle mura a «Suoni di Marca». «si tratta», dicono i promotori, di una delle ultime oasi di natura in città, un prezioso tesoro di fauna e flora d’acqaua»
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