Alberi da salvare a Treviso: gli esemplari e i luoghi l’itinerario botanico

Sono 23 gli alberi monumentali censiti nella provincia di Treviso, e sono distribuiti in modo omogeneo secondo le specificità in tutto il territorio provinciale, dalle ville venete della pianura

TREVISO. Sono 23 gli alberi monumentali censiti nella provincia di Treviso, e sono distribuiti in modo omogeneo secondo le specificità in tutto il territorio provinciale, dalle ville venete della pianura “arredate” dagli architetti della Serenissima, all’ambiente delle colline con il suo habitat autoctono.

 

Cedro deodara, Preganziol

230 anni, 32 metri

nel parco di villa Albrizzi-Franchetti

Cedro del Libano, Roncade

200 anni, 28 metri

Via Roma, come quelli di villa Franchetti e villa Condulmer

Cedro dell’Atlante

Preganziol

200 anni, 38 metri

Di fronte all’entrata del parco di villa Franchetti

Cedro dell’Atlante, Mogliano

300 anni, 28 metri

Fa da cornice a villa Condulmer Zerman

Cedro dell’Atlante

Cison di Valmarino

160 anni, 28 metri

Nel contesto di Castelbrando, piantato nella proprietà Brandolini

Pino domestico

Vittorio Veneto

150 anni, 25 metri

Di clima mediterraneo, si è saputo ambientare nel contesto prealpino

Tassodio, Mogliano

220 anni, 26 metri

Via Zermanese, è l’unica aghifoglia a vivere in terreni impregnati di acqua

Tassodio, Vedelago

135 anni, 30 metri

Via Castelletti, lungo il percorso della Regina Cornaro

Cipresso, Tarzo

400 anni, 22 metri

Probabilmente piantato quando fui costruita la seicentesca villa Grimani-Mondini

Cipresso, Conegliano

200 anni, 26 metri

La sentinella di parco Rocca

Cipresso, Conegliano

500 anni, 20 metri

Via dei Colli, è di grande valore storico l’intero filare, detto comunemente sette pini

Libanocedro, Mogliano

200 anni, 26 metri

Via Ronzinella, chiamato cedro della California, è stato importato in Europa verso la fine dell’800

Carpino, Farra di Soligo

200 anni, 16,5 metri

Via Vinai, maestoso esemplare di carpino bianco,specie autoctona tra le più diffuse nelle colline trevigiane

Faggio, Borso del Grappa

150 anni, 34 metri

Frazione Monte Boscon

Detto Faghèr del Cristo perchè tra i suoi rami si trova una statua del Cristo precedentemente posizionata in un altro faggio abbattuto durante la seconda guerra mondiale

Faggio, Miane

300 anni, 27 metri

Cilliè, strada per monte Cesen. Specia autoctona molto diffusa

Faggio, Valdobbiadene

270 anni, 31 metri

Frazione Frascada, legame indissolubile tra il fagher e la casada

Faggio Valdobbiadene

300 anni, 22 metri

Frazione Fontana, ben inserito nel contesto

Farnia, Meduna di Livenza

300 anni, 23 metri

Via Wiel, punto di riferimento per antichi confini, come succedeva nella pianura veneta

Farnia, Castelfranco

200 anni, 30 metri

Non a caso la villa e il parco Bolasco che ospitano questo esemplare venivano chiamati Paradiso

Magnolia, Vittorio Veneto

200 anni, 22.5 metri

Via Giulio Salvadoretti, spettacolare fusto che fin dalla base raggiunge il diametro di 166 centimetri

Platano, Mogliano

250 anni, 38 metri

Via Zermanese, la monumentalità si deve al’amore per i parchi diffusa durante la Serenissima

Sofora, Vazzola

150 anni, 8 metri

Originario della Cina, esemplare della varietà pendula, unica a sviluppare la chiama a ombrello

Frassino, Codognè

200 anni, 31 metri

Via Tiepolo, genere importante per l’utilizzo del suo legno in falegnameria, comprende 70 specie

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