Al Palladio è “panico da Estimo”

Tracce inaspettate, al passo forse più con i tempi del lavoro che con l’orario scolastico, che negli ultimi anni ha tolto tempo prezioso alle materie tecniche. Così ieri, seconda giornata di esami di maturità, i futuri geometri dell’istituto Palladio sono rimasti senza parole di fronte alla prova di Estimo: la tripla stima di un capannone industriale, con relativi annessi. Non hanno sudato certo meno i maturandi dell’istituto tecnico per il turismo Mazzotti, alle prese con la messa a punto di un congresso, dalla a alla zeta, costi inclusi. La matematica tra le mani degli studenti del liceo scientifico Da Vinci, con la possibilità di scegliere un problema tra i due proposti e cinque domande su una rosa di dieci quesiti. La campagna contro i femminicidi invece al centro della prova di grafica, indirizzo sempre del Palladio.
Tra i commissari d’esame del Palladio, il professor Paolo Sodano, è convinto che la prova di Estimo sia stata più un’eccezione che una regola: «È una provasovradimensionata. Dal 2010 hanno ridotto le ore di lezione della materia da 15 a 11. Si chiede la tripla stima di un bene industriale. Nel testo ci sono pure delle incongruenze. Abbiamo dovuto spiegare la traccia e indicare il procedimento altrimenti i maturandi non sarebbero partiti». Sette ore di prova per risolvere il tutto. Ma per Marco De Lucia, 5B il peggio deve arrivare: «La prova di estimo era fattibile, bastava riuscire a controllare l’ansia. Per me la prova più difficile rimane quella di impianti». La campagna di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne tocca sul vivo. Riccardo Schieven e Simone Lorenzon della 5A grafici sentono che l’impegno va ben oltre la prova d’esame: «Mai ci saremmo aspettati un argomento così forte. Con un’immagine abbiamo cercato di far capire quanto sia importante fermarsi e riflettere sulle conseguenze dell’atto violento». A sgranare gli occhi sulla prova di tecnica turistica, pure gli studenti del Mazzotti: «Si chiedeva l’organizzazione di un viaggio congressuale», spiega Daniela Ciuntulovici, 5B, «con tanto di costi e ricavi. Ma il testo non era ben comprensibile». Le fa eco Giada Barbazza, 5 B turistico alle prese con il confronto dei risultati: «Anche la nostra docente ha detto che la prova non era semplice». Per Alessandro Pisan invece il tema non è stato affatto una sorpresa: «È un argomento che avevo studiato bene, sia nella parte di teoria che di pratica». Al Da Vinci, grazie alla possibilità di scelta, forse qualche cruccio in meno. Andrea Guarnieri, 5H è il primo ad uscire: «Un problema era molto difficile e l’ho scartato. I quesiti li ho fatti invece in mezz’ora». Un piede dentro l’esame di maturità e l’altro già alla soglia dell’università per Davide Celotto, 5I: «Ho già superato il test di ammissione di medicina a Trieste. Un po’ l’esame di maturità passa in secondo piano». Luciano Montella, 5B pensa alla prossima prova: «Su quattro materie il programma è vasto, non basta il ripasso di pochi giorni. Bisogna aver studiato anche prima». (a.v.)
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