«Al freddo nelle case popolari e non ci lasciano usare le stufe»

Da anni lamenta che nel suo appartamento nelle case popolari di Largo Asiago fa troppo freddo perché i termosifoni non funzionano a dovere. Ma gli appelli all’Aeep non hanno dato alcun esito. Ha quindi pensato di provvedere da sé, mettendo a sue spese una stufa a pellet: Aeep ha risposto no, nonostante l’inquilino avesse portato tutta la documentazione richiesta per autorizzare l’intervento. «A questo punto non so più cosa fare – spiega Ennio Andriollo, combattivo inquilino di una palazzina popolare – vuol dire che io come altri continueremo a scaldarci con i mezzi che abbiamo, abusivi ovviamente». Cioè le stufe a gas.
Quello del freddo è solo uno dei problemi che non solo Andriollo, ma un nutrito gruppo di residenti denunciano da tempo: «Sono case di sessanta anni fa, che sentono l’usura del tempo. Ma finora Aeep non ha provveduto a una vera manutenzione straordinaria. E quando interviene lo fa negli alloggi che si rendono liberi, ad esempio rinnovando gli infissi: così i nuovi inquilini si trovano la casa a posto, noi che invece ci abitiamo da decenni siamo costretti a tenerci quelli che abbiamo, con le serrande ormai in malora. Ma anche con le crepe sui muri esterni, le grondaie rotte, l’asfalto che è tutto una buca. Ci sarebbe una legge che obbliga l’installazione di valvole termostatiche sui termosifoni: mai installate. Intanto ci dobbiamo sobbarcare i costi di consumi energetici senza che questi siano efficaci». A titolo di esempio, Andriollo ha pagato per il servizio riscaldamento 1.724 euro nella gestione 2016/2017: «Ma quando fa davvero molto freddo a malapena arriviamo a 17 gradi in casa e quindi dobbiamo arrangiarci. Credo che ormai sia possibile, con le apparecchiature moderne, non solo avere un riscaldamento efficiente, ma anche pagare secondo i reali consumi. Insomma avere un riscaldamento autonomo».
Dall’Aeep hanno risposto che il distacco dei singoli condomini dall’impianto centralizzato non è previsto dalla legge. Inoltre se il solo impianto di riscaldamento di Andriollo fosse autonomo si costituirebbe un aggravio per le spese degli altri inquilini. «Oggi ci sarebbero molte strade per risolvere questo problema – conclude Andriollo – ma manca la volontà». E lo stesso dicono anche gli altri inquilini dei civici dal 27 al 31 di Largo Asiago: «Abitiamo qui da anni, siamo invecchiati in queste case che potrebbero essere essere risistemate e migliorate, magari mettendo gli ascensori. Ma ogni proposta rimane inascoltata». —
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