Al De Gironcoli è stata attivata la prima medicina di gruppo della città

CONEGLIANO. All’ospedale De Gironcoli è partita, lunedì mattina, la prima “medicina di gruppo” della storia di Conegliano. Nove medici di famiglia presteranno servizio per alcune ore in più ogni...

CONEGLIANO. All’ospedale De Gironcoli è partita, lunedì mattina, la prima “medicina di gruppo” della storia di Conegliano. Nove medici di famiglia presteranno servizio per alcune ore in più ogni giorno, che si sommeranno agli orari standard dei loro ambulatori di paese. I medici di base lavoreranno in rete, e copriranno una fascia di circa 12 ore al giorno: ciascun loro paziente potrà presentarsi al De Gironcoli, sapendo di trovare se non il suo medico di base un suo collega che avrà accesso alle informazioni dell’utente. Il progetto completa una fase di ristrutturazione del De Gironcoli iniziata ancora nel 2012. Un valzer di reparti tra questa clinica e l’ospedale di Santa Maria dei Battuti, con l’obiettivo di portare i reparti del De Gironcoli all’ospedale civile, liberando gli spazi per i medici di base. La lunga rincorsa alla prima medicina di gruppo coneglianese è finita quindi lunedì mattina, quando il primo gruppo, composto da sei medici, ha iniziato a lavorare. Lunedì prossimo entreranno al De Gironcoli anche gli altri tre medici, e la squadra opererà a pieno regime garantendo l’assistenza a circa 13mila persone. Il progetto è partito un po’ in sordina, senza annunci ufficiali da parte dell’Usl7 o dei medici, probabilmente per lasciare ai medici una fase di “rodaggio” inevitabile per un’iniziativa appena nata. Nell’Usl7 la medicina di gruppo di Conegliano si aggiunge a quelle di Codognè e Cappella Maggiore, già attivate, e dovrebbe anticipare di poco quelle di San Fior (dove esiste già una Utap), Vittorio Veneto, Quartier del Piave e Vallata (in questi ultimi casi, l’azienda sanitaria è alle fasi finali della ricerca di una sede). Per conoscere l’apprezzamento degli utenti, che in altri casi, nella Marca, non hanno mancato di segnalare disguidi, servirà un po’ di tempo, mentre non ha dubbi chi, come Ottaviano Bellotto del Sindacato Pensionati Cisl, da anni spingeva per questa soluzione: «Una novità che salutiamo con soddisfazione. L’ideale sarebbe completare l’offerta con una serie di servizi di supporto, in modo che chi va dal medico di base al De Gironcoli possa, ad esempio, effettuare nello stesso contesto anche una prima visita».

Un anno fa, il direttore generale dell’Usl Gian Antonio Dei Tos aveva definito le medicine di gruppo «centri di riferimento per la salute in grado di garantire, grazie all’integrazione tra i medici, maggior accessibilità ai cittadini e maggior continuità d’assistenza». (adp)

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