Aggressione e minacce Condannata una coppia
PREGANZIOL. Rischiavano una pesante condanna per estorsione e spaccio di sostanze stupefacenti, ma il tribunale di Venezia ha ridotto le pene. Milena Matese, 28 anni di Preganziol, e Marco D'Errico, 32 anni di Quarto d'Altino, sono stati condannati a sette mesi di reclusione ciascuno e al pagamento delle spese processuali a colui che si era costituito parte civile. Per i giudici, infatti, nessuno dei due imputati aveva spacciato droga - l'assoluzione è arrivata perché il fatto non sussiste - e ha derubricato il reato più pesante di estorsione in quello più leggero di esercizio abusivo delle proprie ragioni. I fatti risalgono al 5 aprile di tre anni fa quando un trentenne trevigiano aveva chiesto aiuto ai carabinieri raccontando che un uomo e una donna lo avevano picchiato, quindi lo avevano costretto a fare un bancomat senza però riuscirci e infine lo avevano minacciato di consegnare loro almeno duemila euro entro pochi giorni. Il trevigiano si era presentato all'appuntamento, non da solo ma in compagnia dei carabinieri che avevano bloccato i due. Stando al racconto della parte lesa, lui aveva acquistato 30 grammi di cocaina promettendo di pagarla poco dopo, ma non avendo saldato il conto sarebbero scattati aggressione e minacce.
Matese e D'Errico si sono difesi negando di aver venduto cocaina e di aver invece prestato tremila euro al giovane, che però non erano stati restituiti. Così, quello sì, lo avevano inseguito e minacciato per riavere indietro il denaro.
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