Affitti più bassi, c’è l’ok dei proprietari

MONTEBELLUNA. Tasse ridotte ai proprietari di casa e canoni di affitto più bassi agli inquilini. Montebelluna capofila grazie all'accordo territoriale tra le rispettive associazioni per garantire affitti agevolati. Si tratta del primo rinnovo in provincia di Treviso dopo l'introduzione della cedolare secca. Lo hanno sottoscritto Ape (Associazione della proprietà edilizia della provincia di Treviso), Confedilizia, Uppi (Unione piccoli proprietari immobiliari), Asppi (Associazione sindacale piccoli proprietari immobiliari), Confappi (Confederazione piccola proprietà immobiliare), Sunia (Sindacato nazionale unitario inquilini ed assegnatari), Sicet (Sindacato inquilini casa e territorio), Uniat (Unione nazionale inquilini ambiente e territorio). E nell’ambito di questo accordo territoriale il Comune di Montebelluna, primo nella provincia di Treviso ad applicare queste nuove regole, si farà promotore di farlo conoscere ai circa 4mila proprietari di immobili da affittare e di promuoverlo anche tra le agenzie immobiliari. Montebelluna è uno dei sette Comuni della provincia definito a emergenza abitativa e dove quindi possono essere applicati questi accordi finalizzati a favorire l'incontro tra domanda e offerta, e ad aumentare la disponibilità di appartamenti nel mercato della locazione. «La situazione abitativa a causa della crisi economica» spiega Alessandra Gava, del Sunia «è grave e questo accordo può favorire la disponibilità di appartamenti. Tanti stentano ad affittare per il timore che poi il canone e le spese condominiali non vengano pagate. Con questo accordo che dovrebbe calmierare il mercato degli affitti ci potrebbe essere maggiore disponibilità». Funziona così. Il territorio è stato diviso in tre fasce: un'area centrale pregiata, un'area semicentrale, un'area periferica. Si tiene conto poi del tipo di area, se di pregio o di degrado, e della classe energetica. Per ogni fascia sono definiti dei valori massimi e minimi al metro quadro in base ai quali calcolare l'affitto, il cui contratto sarà del tipo 3+2. Per i proprietari significa che la cedolare secca passa dal 21% al 10%. «In termini concreti significa risparmi dal 10 al 20% sia per i proprietari che per gli inquilini» spiega il sindaco Marzio Favero «noi ora spediremo 4mila lettere ai proprietari di case per spiegare bene i termini di questo accordo, che può valere anche per i contratti in corso».
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