Advar, la Regione accredita la casa dei Gelsi
E' «struttura extraospedaliera». Imminente il sì all'ampliamento

Nuovo riconoscimento per l'hospice Casa dei Gelsi dell'Advar. La Regione, con apposita delibera, ha accreditato ufficialmente i 12 posti letto della casa di via Fossaggera come unità di cura e terapia per malati di neoplasia. Ha conseguito dunque il titolo di «struttura extraospedaliera». Grande soddisfazione all'Advar, che proprio 10 anni fa posava la prima pietra della struttura, invidiata (ed emulata) in altre città della provincia e nel resto d'Italia, dov'è stata pioniera con la milanese Vidas. E' un riconoscimento che premia l'attività dell'associazione e la qualità della struttura, sia nella parte logistica ma soprattutto nella parte di assistenza e sostegno ai malati oncologici e alle loro famiglie. E tutto questo mentre l'associazione, intitolata ad Alberto Rizzotti, e fondata da Anna Mancini nel lontano 1989, attende il definitivo via libera alla richiesta di ampliamento, per sei stanze in più e ulteriori spazi di servizio sul lato Nord-Est, per aumentare la disponibilità dell'hospice. Ogni anno la casa dei gelsi, nata nell'autunno del 2001, ospita 200 malati oncologici, senza contare la preziosissima assistenza domiciliare che supera di molto le 10mila ore. E sulla delibera interviene il capogruppo leghista Federico Caner. «Da trevigiano, ben sapendo come è nato questo progetto ed apprezzando da anni l'impegno di Adavr, non posso che essere soddisfatto di un riconoscimento che premia la Fondazione, i medici, i volontari e chi nel tempo ha contribuito a far crescere un hospice indispensabile per l'intera Marca. L'Advar ha il merito di non lasciare sole le famiglie, quotidianamente, nell'affrontare una malattia terribile come il tumore: e la famiglie sanno di poter contare su un affiancamento anche psicologico per accompagnare i propri cari»
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