Addio Sandro Cancellieri con lui caviale e storioni sono diventati popolari

Era un imprenditore di nicchia, eppure lo conoscevano in tutto il mondo. Sandro Cancellieri è morto tre giorni fa a 76 anni, dopo un male tanto aggressivo quanto incurabile che l’ha strappato in pochi mesi all’abbraccio della famiglia e dei tanti amici conquistati in una vita di grande serietà da impresario, e di grande presenza di spirito.
Originario del mantovano, Cancellieri era arrivato a Treviso all’età di vent’anni, al seguito della famiglia, per poi proseguire il suo viaggio prima a Trieste, per la laurea, poi a Milano, per i primi impegni di lavoro con l’Ibm. Dopo poco però eccolo entrare in contatto con il mondo della pesca, che sarebbe stato il suo futuro e teatro di una scalata d’impresa unica: dall’associazione piscicoltori Italiani alla guida della Biomar, e poi alla nascita Agroittica lombarda, diventata con lui leader mondiale nella produzione di caviale da allevamento. Poteva apparire una stranezza, pensando ad un prodotto da sempre associato ai paesi baltici dell’est. E invece proprio su questo si fondava la forza della sua impresa e del suo essere imprenditore: aver reinventato il prodotto studiando, approfondendo, e rendendolo più popolare. Di qui un successo che ha reso la sua azienda – la “Calvisius” – un caso citato anche dalla stampa straniera che in più occasioni ha ricordato “lupo”, com’era affettuosamente chiamato in famiglia, come esempio di lucidità e intelligenza.
Ma Sandro era anche l’uomo del volontariato con gli anziani «che terrorizzava con il suo fare intrattabile» lo ricorda la famiglia spiegando anche perchè lo chiamassero “lupo”... «era così, un carattere duro, ma capace di stupenda vitalità» lo ricorda la moglie Patrizia. E infatti non si faceva mancare nulla della Treviso godereccia e vivace, più che di quella altolocata, memore di una origine semplice e quindi sempre con i piedi piantati a terra. La sua, una «vita intensa e generosa» hanno scritto parenti e amici nell’epigrafe. Ed è attesa ora per il giorno in cui gli diranno addio tutti insieme. —
F.D.W.
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