Addio Pino Zardetto scrittore e pioniere del prosecco doc

CONEGLIANO. Si è spento, a 80 anni, Pino Zardetto, noto e stimato enologo e “ambasciatore” del prosecco e della città di Conegliano, nonché pioniere della coltivazione e della commercializzazione del...

CONEGLIANO. Si è spento, a 80 anni, Pino Zardetto, noto e stimato enologo e “ambasciatore” del prosecco e della città di Conegliano, nonché pioniere della coltivazione e della commercializzazione del prosecco nella zona.

Nato nel 1931 proprio nella città del Cima, discendente di una famiglia coneglianese doc, Giuseppe nel 1969 ha aperto una piccola cantina. Una “tradizione” di famiglia, la passione per il vino, dato che il padre faceva il custode per la scuola enologica Cerletti.

A condividere il suo sogno la moglie Adriana, sempre affianco al marito. Enologo attento e professionalmente validissimo, ha ripreso e trasformato la dizione francese del metodo Charmat (il metodo con cui si produce con l’uso di lieviti naturali il Prosecco Spumante) in metodo Italiano, percorrendo l’Italia per spiegarne il significato, il valore di quell’insopprimibile senso di appartenenza al territorio.

È stato uno tra i fondatori del prosecco doc, di quel processo culturale ed imprenditoriale che ha trasformato un vino locale in un fenomeno mediatico planetario.

La fiorente attività della cantina Zardetto a Ogliano è proseguita, tanto che una decina d'anni fa si è ingrandita e si è spostata nel comune di Vittorio Veneto, nella frazione di San Giacomo di Veglia. Poco prima di quel periodo, per Zardetto era arrivata l'ora della pensione.

Ma Pino è rimasto profondamente legato al suo territorio, alla sua città, Conegliano, diventandone una sorta di memoria storica. Zardetto è stato infatti un poeta e uno scrittore che ha pubblicato diversi libri sulla storia coneglianese, sulla storia dell'enologia, sulle tradizioni enogastronomiche, sul buon vivere. Una scrittura piacevole, frizzante come il suon buon vino, quella di Pino Zardetto, che l’avvea reso popolare anche ai non addetti ai lavori.

Un personaggio molto conosciuto e stimato in città e non solo, che ha saputo tracciarne storie e contorni con la sua “penna”. Pino si è spento dopo un anno di malattia. La notizia della sua scomparsa ha fatto presto il giro della città. Profondo il cordoglio. Pino lascia la moglie Adriana, i figli Fabio, Mauro e Paolo con le nuore e i sette nipoti.

La cerimonia funebre si terrà lunedì alle 9.30 nella chiesa Immacolata di Lourdes, dove domani sera, domenica, alle 20 sarà recitato il rosario. Eventuali offerte devolute al nucleo cure palliative dell'Usl 7.

Salima Barzanti

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