Addio Ombralonga, arriva Arterìa: eccessi al bando

L'idea di Gente di Marca: 25 locali pronti a partecipare. Il piano in Comune
Due ragazzi durante la vecchia Ombralonga
Due ragazzi durante la vecchia Ombralonga
TREVISO. Ombralonga? Nemmeno nominarla. Basti pensare che in sede di pianificazione dell'evento è stato perfino scartato il nome Artelonga, «era troppo simile». Del vecchio raduno enoico, finito tragicamente tre anni fa, la nuova manifestazione conserva solo il periodo: il terzo fine settimana di ottobre. Si chiamerà Arterìa, a significare il connubio anche lessicale tra arte, osteria e trattoria. A proporlo Gente di Marca che in queste ultime settimane ha già fatto il giro dei locali raccogliendo 25 adesioni. Progetto e richiesta d'approvazione arriveranno in Comune a ore. L'idea è quella di sottoporre all'amministrazione una manifestazione diversa in tutto e per tutto. Basta bevute senza regole, addio eccessi, avanti con un evento che ravvivi i locali senza proporre di alzare il gomito ma di gustare e ammirare.


Dopo l'annunciata e mai attuata riqualificazione del marchio Ombralonga (che Comune e organizzatori avevano annunciato di voler trasformare in una «manifestazione di qualità», senza poi passare però dalle parole ai fatti) il piano di Gente di Marca vuole far dimenticare la storica domenica sregolata conservando però i lati più positivi a cui era arrivata la vecchia Ombralonga. Ovvero gli eventi collaterali come mostre e concerti. Il programma di Arterìa si allarga su tre giornate: dal venerdì alla domenica. Propone di trasformare i locali che decideranno di partecipare alla manifestazione in una sorta di palco per le esibizioni di artisti vari, siano musicisti, comici o teatranti. Ogni sera uno spettacolo o una mostra, che s'accompagnerà alla consueta attività del locale, arricchita di prodotti tipici, siano nel menù o nelle proposte al banco. Non solo osterie o bar quindi, ma anche trattorie e ristorantini. Gente di Marca, in questi giorni, ha raccolto già l'adesione di 25 commercianti. «Si va da Muscoli's ai Nanetti, dal Just al Trevisi, dal Due piani all'Oca bianca e via così - spiega Luca Dotto, presidente dell'associazione - ogni locale ha già versato un contributo per pagare pubblicità e iniziative». Si attende, ora, il via libera del Comune. Si incrociano le dita.

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