Addio alla nonna Maria Canzian, testimone dello scisma

SARMEDE. Se n'è andata Maria Canzian, la donna più anziana di Montaner. Aveva 99 anni compiuti a giugno. La nonnina più longeva del paese si è spenta mercoledì dopo pranzo, nella sua casa in Borgo San Bosco. Maria era stata ricoverata una settimana fa in ospedale, ma le sue condizioni di salute sono improvvisamente peggiorate. Da qui la decisione di tornare nella sua casa dove si è spenta circondata dall’affetto e dalle attenzioni dei suoi familiari. Maria era nativa di Montaner, dove aveva sempre vissuto. Con il marito Emilio Salvador aveva lavorato la terra e si era occupata con dedizione alla famiglia. Era rimasta vedova nel 2003 quando Emilio si è spento a 93 anni. La nonnina era conosciuta anche per essere stata testimone delle note vicende legate alla comunità ortodossa. Tra il 1967 e il 1969 la comunità di Montaner si divise in cattolici e ortodossi. Un tratto di storia, costellato da accesissima passione, che fece il giro d’Italia. La spaccatura avvenne alla fine degli Anni Sessanta dopo la morte di monsignor Giuseppe Faè, soprannominato “Don Galera”, e la designazione del successore da parte della Curia vittoriese. Le incomprensioni divisero la popolazione in due fazioni, quella dei “Gatti” e dei “Topi”. Una spaccatura divenuta insanabile e dalla quale è originata la parrocchia ortodossa. «Maria per un periodo aveva aderito al gruppo degli ortodossi», dice il figlio Martino. Era sempre stata una donna di fede e da giovane aveva frequentato la parrocchia, dove serviva anche messa. Lì aveva anche conosciuto e frequentato Giovanna, la sorella di monsignor Faè, deportata dai nazisti. I funerali di Maria Canzian saranno celebrati domani alle 15 nella parrocchiale di Montaner. Stasera alle 19 sarà recitato il rosario. A piangerla sono i figli Martino e Adriana, giunta appositamente dall'Australia per assistere l'anziana madre. Oltre che i nipoti Flavio, Mariella e la cognata Augusta. (fg)
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