Addio Aldo Goldoni, re della piazza di Treviso

TREVISO. Si è alzato, pare all’alba, ma non ha fatto in tempo ad arrivare in bagno. Lo ha trovato la figlia primogenita, esanime, quando si è svegliata giovedì mattina alle 8 nell’abitazione di via Cantarane, dietro l’ex Provincia.
Aldo Goldoni era già morto, per un infarto o per un aneurisma. Il personale del 118, subito chiamato dalla figlia, non ha potuto che constatare la morte. E sarà l’autopsia, a chiarire le cause del prematuro decesso-
Nato a Schio, ma a Treviso da una vita, aveva solo 54 anni, e la sua scomparsa ha sconvolto la piazza e la città, dove era conosciutissimo.
Imprenditore nel settore dell’abbigliamento, passione sfegatata per le moto al punto da correre sulla sua amatissima Yamaha R con gli amici sui circuiti, da Rijeka a Misano: fra i compagni di corsa anche Amedeo Lombardi, mister Home. E poi un’intensa vita sociale, che lo portava a frequentare la piazza e i locali più in vista della città.
Sconvolti i moltissimi amici, il mondo dell’abbigliamento e quello dei motori, dov’era un’istituzione, ma anche la movida trevigiana. Non a caso, da due giorni la rete è inondata dai messaggi di saluto degli amici e da innumerevoli testimonianza e di affetto. «Un personaggio», dicono tutti, «benvoluto, legatissimo alle figlie e alla famiglia Ed era sempre pieno di energia ed entusiasmo, un positivo».
Aveva cominciato con il fratello maggiore Giorgio, aprendo nel 1987 il primo showroom in viale Monfenera, all’altezza della pasticceria Trecento. Negli ultimi tempi, l’attività si era trasferita in via Zanella, a Selvana.
La società Gpa (dalle iniziali dei tre soci, il terzo era Pino, un amico) ha la rappresentanza di diversi marchi, e negli anni ha saputo costruirsi un piccolo impero dell’abbigliamento, in particolare con i marchi del gruppo Energia. E a un certo punto, la società aveva creato anche una propria linea.
In passato, Aldo aveva avuto un gravissimo malore, ed era stato operato d’urgenza al Ca’ Foncello. Da allora, era il 2010, si era comunque ripreso benissimo. Lascia le due figlie Giulia e Camilla, avute dalla moglie Maria, i fratelli Giorgio e Franco, la mamma Alda e il papà.
La data dei funerali non è ancora nota: si attende il nulla osta dell’autorità giudiziaria.
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