Addio a Nicola, lacrime e palloncini colorati

Mille amici e compaesani per l’ultimo abbraccio al ragazzo di 12 anni morto di tumore
ALLEGRANZI ZERO BRANCO FUNERALE DI NICOLA BUSATTO A SAN ALBERTO
ALLEGRANZI ZERO BRANCO FUNERALE DI NICOLA BUSATTO A SAN ALBERTO

ZERO BRANCO. Sulla bara bianca coperta da rose rosse, la maglia da portiere con il numero uno. I compagni della seconda delle medie Europa con una rosa bianca in mano. All'uscita, l'abbraccio della Zerotina Calcio: oltre cento ragazzi, con le tute rossoblu della società, hanno lanciato al cielo i palloncini al grido di “Uno, due, tre, per Nicola olé”, mostrando lo striscione “Rip (Riposa in pace) Nicola”. In sottofondo, prima un gospel e poi il suono delle campane a festa. C'erano mille persone, ieri in chiesa a Sant'Alberto, per l'ultimo “ciao” a Nicola Busatto, 12 anni, morto domenica dopo una battaglia di otto mesi contro il cancro. Stretti tra loro per farsi forza, papà Adriano e mamma Viviana. «Nicola, sei e resterai il numero uno» è stato il saluto commosso del parroco don Daniele Michieli. «Voleva giocare da numero uno per far vincere la propria squadra e la propria classe», ha detto il sacerdote nell'omelia, «ora Nicola da vero campione ci traccia una strada nuova. Nel mio cuore ho l'immagine dei suoi occhi emozionati, che sapevano vedere al di là, nel giorno della prima comunione». Non potevano che esserci in tutta la cerimonia continui richiami al calcio. Nicola, portiere con gli Esordienti della Zerotina, aveva ereditato la grande passione da papà Adriano, che aveva militato con gli amatori della Albertina, presenti ieri al funerale con le divise della squadra. In chiesa anche i sindaci di Zero Branco, Mirco Feston, e di Scorzé, Giovanni Battista Mestriner (la famiglia Busatto è originaria di Rio San Martino), e i volontari della Croce Verde “La Marca”, di cui il papà di Nicola fa parte. Tra loro, anche Paolo e Annalisa Uliana, i genitori di Daniele, il bimbo di 9 anni morto di tumore a novembre. Parcheggiate sul piazzale, le ambulanze del gruppo. «Speravo di venire a trovarti almeno una volta e di vederti sorridere. Speravo di poterti abbracciare» ha detto una compagna di classe. All'uscita dalla chiesa, quando i palloncini volavano verso le nuvole, l'ultimo abbraccio.

LA COMMOZIONE DELL’ADDIO

AL PICCOLO NICOLA

Foto su www.tribunatreviso.it

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