Addio a Gianmaria Ferretto, penna "maligna"

TREVISO. Una penna "maligna", un'abilità nella scrittura e nel racconto, oltre che a una personalità straordinaria, che ha lasciato il segno nella Marca. Che piange Gianmaria Ferretto, scrittore e giornalista nonchè uomo di cinema e teatro, che si è spento sabato alla Casa dei Gelsi all'età di 71 anni.
Il suo nome resterà legato a "Signore & Signori", il capolavoro di Pietro Germi che, in quell'occasione, ebbe proprio la complicità del suo assistente Ferretto nella narrazione. La sua "prima" in campo letterario è riconducibile all'età di 17 anni, tra romanzi e racconti.
Troppo bravo a scrivere, troppo "gagliardo" nella direzione: firmò testate giornalistiche e programmi radiofonici e televisivi; fu corrispondente dall'estero per il quotidiano La Notte di Milano.
Ma il suo vero amore, probabilmente, era il cinema: fu assistente di molti grandi registi tra i quali Pietro Germi, nella realizzazione del film “Signori e Signore”, una satira feroce sull’ipocrisia e sui peccati raccontati e vissuti da una città di provincia come Treviso, e di Vittorio De Sica.
Verso la fine degli anni Ottanta, intraprese gli studi su Dante. Lo scrittore né scrisse tentando di decifrare il vero volto di Dante e il vero significato della sua “Comedia”. Porta la sua firma il libro “Con Dante sulle tracce di Marco da Mel”. Ma è nei volumi di "Inviato speciale in provincia" che usciva la sue penna "maligna", tra tresche, vendette, storie piccanti e la vita di tutti i giorni.
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