Addio a Fregnan, imprenditore del caffè

«Le mie Ferrari»: così Florindo Fregnan (nella foto) chiamava le sue macchine da caffè che con il marchio Elektra producono espressi in tutto il mondo. Si è spento giovedì a 87 anni l'imprenditore...

«Le mie Ferrari»: così Florindo Fregnan (nella foto) chiamava le sue macchine da caffè che con il marchio Elektra producono espressi in tutto il mondo. Si è spento giovedì a 87 anni l'imprenditore trevigiano, pioniere nel settore. Nel 1947 aveva aperto con il padre un piccolo laboratorio per costruire e riparare macchine da caffè espresso che a metà degli anni Cinquanta era già una fabbrica che oggi ha sede a Dosson. Nel 1950 Florindo Fregnan realizzò e brevettò la prima macchina per il caffè a gruppo idraulico automatico, ancora oggi utilizzata. Da allora il numero delle invenzioni e dei brevetti si susseguono. Tra questi, la macchina per cucinare gli spaghetti espresso, poi venduta a un imprenditore giapponese.

A partire dalla metà degli anni Ottanta, uno dopo l'altro entrano in azienda i figli Federico, che sarà il nuovo direttore generale, e Andrea, ingegnere, designer e attuale direttore operativo. La figlia Barbara decide invece di dedicarsi alla famiglia. È la seconda generazione a lanciare la Elektra nei mercati di tutto il mondo, con le macchine per il caffè che arrivano anche nelle case dei vip di Hollywood. Fregnan non ha mai lasciato l'azienda, dedicandosi sempre più al ruolo di presidente. Alla fine degli anni Duemila, l’azienda aveva dovuto fare i conti con la crisi ma l'imperativo del capostipite era stato quello di tutelare i posti di lavoro.

Collezionista, cacciatore, filantropo, oltre che imprenditore, Fregnan verrà salutato martedì alle 11 nella chiesa di Roncade. (ru.b.)

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