Addio a Dominoni, medico e missionario

Lutto a Biadene: il 68enne assessore con Zaffaina aveva costruito un ospedale in Ciad
Viriglio Dominoni stroncato dal male a 68 anni
Viriglio Dominoni stroncato dal male a 68 anni
 
MONTEBELLUNA.
Città in lutto per la scomparsa, a soli 68 anni, di Virgilio Dominoni, che era stato medico del pronto soccorso e assessore alla sanità e ai servizi sociali nella giunta Zaffaina. E ieri sera, nel corso del consiglio comunale, è stato osservato un minuto di silenzio per ricordarlo. Milanese di nascita e montebellunese d'adozione, aveva lavorato a lungo anche in Africa.
 Aveva a lungo lavorato in Africa, nei progetti del ministero degli Esteri, poi era tornato a Montebelluna, a lavorare al pronto soccorso dell'ospedale come aiuto primario, fino al momento di andare in pensione e poter avere il tempo per concretizzare un nuovo progetto per l'Africa, un ospedale con annessa università in Ciad. Si è spento ieri mattina, dopo due anni di malattia, nella sua abitazione di via Linea a Biadene, circondato dalla sua famiglia. Non è stato solo un apprezzatissimo medico con propensione a fare anche il missionario, ma anche amministratore della città per sei anni. Era entrato nella giunta di Silverio Zaffaina al posto di Paolo De Mar, aveva assunto i referati della sanità e dei servizi sociali e in tale veste era stato uno degli strenui difensori dell'ospedale di Montebelluna quando circolavano ipotesi di un suo progressivo smantellamento. Dopo aver ricoperto tale ruolo nell'ultimo anno della prima giunta Zaffaina, aveva proseguito a essere assessore anche nello Zaffaina bis. Poi si era lanciato a capofitto nel suo progetto di costruire una facoltà di medicina e un ospedale in Ciad. La sua università, a N'Djamena, compie ormai dieci anni e conta su 180 posti letto con pronto soccorso, chirurgia e ostetricia. Era il suo sogno, che aveva preso le mosse ancora dal lontano 1973, quando era stato per la prima volta in Ciad, a Goundi, come medico nella missione dei gesuiti. Non solo in campo medico aveva lavorato in terra di missione, ma aveva contribuito pure a realizzare tanti pozzi. Faceva pure parte del Rotary Club di Montebelluna. Ha lasciato la moglie Mariella Eccher, pediatra, e i figli Francesco, Anna, Rosa, Sara. I funerali saranno celebrati domani alle 15-30 nella chiesa di Biadene. (e.f.)

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