Accordo tra Altromercato e NaturaSì Nuova linea di prodotti biologici più rispettosa dei produttori locali
Altromercato e la trevigiana NaturaSì, catena di negozi bio, annunciano una collaborazione che vede la nascita di una linea chiamata “Diritti all’origine”. Sono 19 prodotti biologici ed equosolidali disponibili a partire da novembre in esclusiva sugli scaffali dei negozi NaturaSì e prossimamente nelle botteghe Altromercato. Si tratta di prodotti che arrivano da cooperative che si sono liberate da pesanti intermediazioni, restaurando il diritto dei lavoratori in situazioni di sfruttamento.
«Non c’è agricoltura biologica senza rispetto dei diritti delle persone» afferma Fausto Jori, amministratore delegato di NaturaSì. «Con questa linea abbiamo voluto unire i valori dell’agricoltura biologica di NaturaSì con quelli di Altromercato che, da sempre e in varie parti del mondo, tutela i diritti delle persone e i territori, creando un rapporto diretto e sano tra chi produce e chi distribuisce i prodotti. Nelle confezioni della nuova linea i nostri due marchi sono legati da un filo: dal campo alla tavola, dai produttori ai consumatori, la sinergia con Altromercato racchiude il nostro desiderio di sostenere un’economia sana a partire dalle scelte di consumo».
Alcuni esempi della nuova linea? Nei punti vendita NaturaSì e prossimamente in quelli Altromercato si troveranno quindi lo zucchero prodotto da Copropap in Ecuador e quello di Panay Fair Trade Center nelle Filippine; il bio caffè dall’America Latina; il cacao in polvere prodotto in Bolivia dalla comunità El Ceibo e in Sierra Leone da Trading Organic; la cioccolata in tazza: l’erva mate in foglie - bevanda tonica ed energizzante - prodotta da Copermate in Brasile; il caffè monorigine dal Messico, dal Nicaragua e dall’Etiopia, quest’ultimo proveniente dalla Sidama Coffee Farmers Cooperative Union.
E ancora le tavolette di cioccolato dall’America Latina, la melassa nera di canna da zucchero del Paraguay dalla Cooperativa Manduvirà; il tè nero e tè verde deteinato dall’India coltivato dai produttori di Potong alle pendici dell’Himalaya. —
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