Accoltellò il marito Claudio Del Monaco Cinque anni di cura

Ieri il processo: la tedesca andrà in un ospedale psichiatrico Scagionata, perché incapace, dal reato di tentato omicidio

Pur ritenendo responsabile la 36enne di origine tedesca Daniel Hermann Werner del reato di tentato omicidio con l’aggravante dei futili motivi nei confronti del marito, il trevigiano Claudio Del Monaco, il giudice veneziano Alberto Scaramuzza ha dovuto dichiarare il non doversi procedere nei suoi confronti perché l’imputata è stata ritenuta incapace totalmente di intendere e volere. Ma lo psichiatra che l’ha esaminata l’ha giudicata anche socialmente pericolosa e per questo il magistrato ha ordinato che venga trattenuta in un ospedale psichiatrico giudiziario (un luogo molto peggiore del carcere tanto che ne è stata disposta la chiusura) per cinque anni. I fatti sono del 26 dicembre dello scorso anno, i due vivevano in un appartamento a Jesolo, di proprietà della cugina di lui, e, stando ai vicini, litigavano spesso: quel giorno la baruffa era degenerata e, secondo l’accusa, lei aveva preso un coltello da un cassetto della cucina e aveva colpito Del Monaco, figlio di uno dei più grandi tenori del secolo scorso, quatto o cinque volte, riducendolo in fin di vita. Anche lei era rimasta lievemente ferita, ma per il pm Terzo si era ferita da sola, mentre colpiva il marito. Daniela Werner aveva respinto le accuse e aveva sostenuto di essersi difesa dall’aggressione del marito, ma in casa c’era solo il sangue di lui. Del Monaco era dovuto essere ricoverato in prognosi riservata ed era stato dimesso dopo alcune settimane, mentre la moglie se l’era cavata con una medicazione. Dopo la richiesta di rinvio a giudizio del pm, i difensori hanno chiesto e ottenuto il rito abbreviato davanti al giudice dell’udienza preliminare. Ieri, gli avvocati Marzia Bellodi e Gianbattista Zatti si sono battuti innanzitutto per l’assoluzione, spiegando che neppure i due medici legali chiamati dal rappresentante della Procura a stabilire la verità erano riusciti a chiarire la dinamica della lite, a capire davvero quello che era accaduto nella casa dei due il 28 dicembre di dieci mesi fa. I due legali, inoltre, hanno messo in evidenza la contraddizione tra il fatto di ritenere avesse agito per motivi futili, quindi con piena capacità, e la perizia psichiatrica che dichiara l’imputata totalmente incapace di intendere e volere. Il giudice Scaramuzza, invece, non ha avuto dubbi e ha ritenuto responsabile la donna di tentato omicidio per futili motivi, pur dovendo proscioglierla perché giudicata non sana di mente. Per evitarle l’ospedale psichiatrico giudiziario, c’era stato il tentativo di coinvolgere le autorità tedesche, in modo da essere ricoverata nel suo paese, ma dalla Germania è arrivata una risposta negativa.In Italia non ha parenti e l’unico a seguirla, nonostante ciò che è accaduto, è il marito: Claudio Del Monaco, infatti, la va a trovare e ieri si è astenuto dal costituirsi parte civile contro di lei nel procedimento.

Giorgio Cecchetti

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