Accoglienza senzatetto, i primi sei ospiti hanno preso casa negli spazi del Seminario di Treviso
Si tratta delle persone che fino a due giorni fa dormivano nella chiesa di Santa Maria del Sile. Già da stasera sono attesi gli altri senza dimora

I primi sei ospiti sono arrivati martedì sera, 16 gennaio. Ad aspettarli c’erano gli operatori della cooperativa La Esse che gestiscono la nuova accoglienza, in un ambiente del Seminario vescovile, voluta dalla diocesi di Treviso e coordinata dalla Caritas, per rispondere all’emergenza delle persone senza dimora presenti in città.
Si tratta delle persone che fino a due giorni fa dormivano nella chiesa di Santa Maria del Sile. Li hanno accompagnati il parroco, don Giovanni Kirschner, e alcuni volontari della comunità che in queste settimane si sono presi cura di loro.
Già da stasera entreranno le altre persone senza dimora, che erano in attesa di essere accolte nella Casa della carità, coprendo così il totale dei posti.
Dodici letti, sei accostati a una parete e sei alla parete opposta, in una stanza grande e calda. E’ così che si presentava martedì sera lo spazio di accoglienza, una delle stanze del complesso che ospitava fino a pochi anni fa i corsi universitari per operatori della moda.
Sul fondo, un grande specchio dove c’è una traccia degli studenti, che prima di andarsene hanno lasciato disegni e messaggi positivi, quasi un “lascito” ai nuovi arrivati.
Accanto a ciascun letto una sedia per gli effetti personali. Poggiati sul letto, preparato con lenzuola colorate, un piumino, dei prodotti per l’igiene personale, una coppia di asciugamani.
Al centro della sala i tavoli per la prima colazione, sul fondo la macchina del caffè e un microonde. Una “casa” per le notti più fredde.
«Carissimo don Silvio, ti assicuriamo la nostra preghiera per questo compito di animazione e governo che la Congregazione ti ha affidato per il bene dei giovani, dei confratelli e di quanti collaborano nella missione salesiana nella nostra Ispettoria INE. Le nostre Costituzioni ci donano la certezza che la Madonna ci accompagna e ci è maestra: ‘Maria Immacolata e Ausiliatrice ci educa alla pienezza della donazione al Signore e ci infonde coraggio nel servizio dei fratelli (Cost.92)’. A Lei ti affidiamo» è il messaggio diffuso dall’attuale Superiore, don Igino Biffi, cui don Zanchetta succederà sul finire della prossima estate.
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