«Accademia, al via i lavori: la stagione è salva»

Giorgio Fabris, patron del teatro: «Avremo 15 spettacoli, 70 eventi compresi quelli realizzati dalle associazioni»

CONEGLIANO. Accademia ha acceso un mutuo per realizzare i lavori necessari alla parte alta del teatro, che consentiranno di far ripartire l’attività. Il finanziamento previsto dal Comune – in attesa di definire nel dettaglio il cartellone degli spettacoli – ha permesso di sbloccare la situazione. Il cantiere dovrebbe partire già la prossima settimana e durare circa un mese, preventivato per un costo circa 120 mila euro. Poi saranno 14 gli eventi in abbonamento, più uno fuori abbonamento. In totale si prevedono una settantina di eventi, tra spettacoli con associazioni, presentazioni di libri, conferenze e manifestazioni: su tutte il 6 novembre, nel giorno del patrono San Leonardo, il Premio Civilitas con la Dama Castellana.

L’accordo raggiunto tra l’amministrazione comunale e la proprietà di Accademia Srl ha calcolato il contributo pubblico in 130 mila euro (con un acconto di 80 mila entro gennaio), più eventualmente altri 30 mila, per salvare la stagione teatrale.

Soddisfatto il patron dell’Accademia, Giorgio Fabris: «La stagione parte, ha vinto il buon senso e c’è stato grande senso di responsabilità. La città continuerà ad avere il suo teatro Accademia», commenta. «Puntiamo anche a progetti più importanti per il futuro, con un’intesa tra Comune e società». “Dream, il teatro incontra i sogni”, sarà lo slogan scelto per la stagione 2019-2020. «Un auspicio importante per far sognare soprattutto le persone», spiega Fabris, «ci saranno sempre nomi importanti e di qualità per i 15 spettacoli, dei quali 14 in abbonamento. Ci sono già quasi 40 spettacoli prenotati per associazioni, enti, balletti, concerti». L’obiettivo è replicare le presenze della scorsa stagione, con 40 mila spettatori per i vari eventi, compreso il ridotto. Un futuro ipotizzato dall’amministrazione comunale era stato quello di una Fondazione pubblico-privato, per il momento messo in stand-by. «La Fondazione implica delle riflessioni importanti», evidenzia il patron Fabris. Rispetto alla convenzioni degli scorsi anni sono cambiati alcuni dettagli nell’attuale, anche se si tratta per la maggior parte di un “copia-incolla”, dove a variare sono le cifre. Aumentano le serate e disposizione del Comune – 22 rispetto a 20 –, così come cresce il costo a carico di associazioni per avere più personale (30 euro all’ora a persona, erano 20 euro sino all’anno scorso). Così come lievitano i prezzi per prove e allestimenti in teatro e al ridotto al giorno (1.464 e 878 euro, rispetto a 1.173 e 587 euro del passato). Curiosità: un refuso del copia-incolla nella documento di bozza è la nomina come garante della protezione dei dati personali di Lorenzo Traina, che da oltre un anno non è più segretario generale del Comune.

La minoranza rimane dubbiosa. «Ci interessa che Conegliano mantenga il suo teatro e il denaro pubblico venga erogato con equità», spiega il consigliere del Pd Isabella Gianelloni, «staremo con le antenne alte. Rimangono dei dubbi e sono perplessa: non appare ancora molto chiara la situazione. Ma i lavori di manutenzione straordinario erano necessari? Se tutto va bene, quali erano i problemi di cui si parlava? Si è fatto “Molto rumore per nulla”? ».

Chissà se in cartellone ci sarà anche la celebre tragicommedia shakespeariana. Gli spettacoli messi in scena saranno illustrati in una conferenza stampa che si svolgerà ad inizio settembre, quando verrà dato il via alla campagna abbonamenti. —

Diego Bortolotto

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