A27, ancora disagi Cantieri a raffica ed esodo a ostacoli

VITTORIO VENETO
L’autostrada A27, nel tratto fra Treviso e Belluno, continua ad essere un cantiere continuo, con forti disagi per gli automobilisti. Fino a settembre inoltrato continuerà la chiusura della canna sud del traforo di monte Baldo, a Vittorio Veneto, per dei lavori che il prossimo anno si trasferiranno nella canna nord. Si moltiplicano le iniziative parlamentari che chiedere una riduzione, se non la cancellazione del pedaggio.
«Se i cantieri trasformano l’autostrada in una strada ordinaria è evidente che la concessionaria non può applicare il pedaggio» protesta Roger De Menech, del Pd. Ma, aggiunge, quel che è più insopportabile per gli automobilisti è la mancata programmazione dei lavori, così almeno è quel che appare. «È un problema che ho sollevato ancora anni fa, con un’interrogazione all’allora Governo Gentiloni. Nulla è cambiato – accusa De Menech – da parte di Autostrade. Siamo al punto di partenza». Il collega di De Menech, Dario Bond, parlamentare di Fi, si è rivolto al Ministero delle Infrastrutture per sollecitare un colpo di spugna al pedaggio. «Da parte del Ministero ho ricevuto l’assicurazione che si interverrà in questo senso, anche sulla tratta dell’A27 interessata dai cantieri. L’unico problema - puntualizza Bond – è decidere come avverranno i rimborsi. D’altra parte Antitrust ha avviato un procedimento di inottemperanza verso la società Autostrade, per l’eccesso di cantieri che rendono le autostrade semplici strade a scorrimento neanche tanto rapido, come in Liguria e al Sud.
Se Autostrade ha risposto che avvierà il cashback per gli utenti rimasti in coda, è necessario che provveda questa misura di riequilibrio dei disservizi anche per l’autostrada che dal Trevigiano sale verso Belluno». —
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