A Vittorio Veneto sì a luminarie e alberi, ma niente pista e casette

Accordo sul Natale, il sindaco Miatto e il suo vice Posocco incontrano i rappresentanti di Ascom, Confartigianato, Pro Loco e associazioni 

VITTORIO VENETO. I vittoriesi non vogliono rinunciare al Natale in piazza. Ci saranno le luminarie, non mancheranno gli alberi illuminati, riprenderanno vita le vetrine abbandonate. Ci sarà pure un tentativo di mercatino e perfino un concerto di cori all’aperto. Ma nessuna attrazione in piazza del Popolo, né la pista di pattinaggio né il villaggio con le tipiche casette in legno.

Lunedì 9 novembre si sono incontrati in municipio il sindaco Antonio Miatto, il suo vice, Gianluca Posocco, i responsabili di Ascom e di Confartigianato, quelli della Pro Loco ed i rappresentanti di altre associazioni. Commercianti ed artigiani si sono fatti carico di promuovere le luminarie ed altre installazioni natalizie, avvalendosi dell’assicurato contributo del Comune. Tutta la città potrà contare su questo arredo.

E lungo le principali strade ci sarà la diffusione, almeno nei pomeriggi, di musiche natalizie. Non solo, microconcerti avverranno presso i principali siti commerciali, ovviamente rispettando le norme sul distanziamento, con volontari che provvederanno a disciplinare le presenze.

Gli alberi di Natale classici si materializzeranno ai Giardini in centro, in piazza Flaminio a Serravalle, a Sant’Andrea, in piazza Meschio, a San Giacomo e in piazza a Ceneda. Ed è proprio in questo sito che l’associazione “Ceneda Insieme” organizzerà il mercatino di Natale, studiandolo nel rispetto dei vincoli da Covid. Non solo, la loggia del Museo della Battaglia potrebbe ospitare un concerto corale di canti natalizi.

«Sempreché – mette le mani avanti Posocco – il Veneto non entri in zona rossa e non ci stia fino a Natale. Ovviamente speriamo di no». L’associazione “Zheneda” ha intanto confermato una nuova iniziativa: ridarà luce a 20 vetrine chiuse da tempo in via Lioni e in via Garibaldi. «Il problema è – spiega Aldo Bianchi, il coordinatore – che sono più numerosi coloro che chiedono di esporre le loro produzioni rispetto alle disponibilità di spazio che abbiamo».

Le vetrine saranno illuminate, ma i negozi rimarranno chiusi. Si tratterà, insomma, di esposizioni, soprattutto artistiche. «Vogliamo dare un messaggio di speranza, di fiducia, anzitutto cercando di rasserenare i vittoriesi e offrendo loro un motivo per uscire di casa r riconquistare la città», è il senso dei vari interventi che ieri pomeriggio ci sim è scambiati tra le varie organizzazioni. Ovviamente - ha insistito il vicesindaco - rispettando puntualmente le norme di sicurezza eil distanziamento». —


 

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