A Treviso oltre 40 nuovi presidi in arrivo: «Ma sarà un esodo dal Sud Italia»

TREVISO. Quarantatrè nuovi presidi in arrivo dal primo settembre nelle scuole trevigiane. È questo il numero delle sedi di dirigenza disponibili dato in dote dal Miur alle scuole della Marca (le graduatorie sono state pubblicate giovedì) per procedere con le nomine dei presidi vincitori di concorso, tutti “matricole” al primo incarico. Con la pubblicazione delle graduatorie del concorso per la prima volta nazionale (aveva preso il via l’anno scorso) il Miur ha così dato il via libera alla copertura dei primi 1.984 posti entro inizio 2019/20.
Il concorso. Complessivamente sono 3.420 i vincitori di concorso, ma per quest’anno la quota delle assunzioni dei nuovi dirigenti si è fermata a poco più della metà della graduatoria nazionale. In Veneto sono in tutto 264 le sedi scolastiche che attendono entro agosto la nomina di un nuovo dirigente. Mentre la quota dei vincitori di concorso che si contano nelle province della nostra regione si ferma appena a 160. Dunque più posti di dirigente scolastico assegnati dal Miur che vincitori di concorso da poter reclutare “in casa”: «In Veneto il numero dei vincitori del concorso nazionale dei presidi è minore dei posti disponibili», spiega Claudio Baccarini, ex dirigente al Casteller di Paese e referente regionale dei presidi di Cgil scuola.
L’esodo dal Sud. Atteso dunque in Veneto, come in altre regioni del Nord tra cui Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna, l’esodo dei nuovi presidi “matricole”, in arrivo soprattutto dalle regioni del Sud Italia. Basti pensare che una regione come la Campania conta zero posti disponibili per dirigenti scolastici: «Essendo il concorso nazionale, per coprire i posti che restano liberi in Veneto, come in altre regioni del Nord, arriveranno i vincitori da altre regioni», mette in evidenza Baccarini, «Soprattutto del Sud, dove ci sono più vincitori di concorso che posti».
Emergenza reggenze. Su 104 istituti scolastici della Marca per l’anno scolastico 2019/20 senza il “salvagente” dei nuovi presidi in arrivo le reggenze sarebbero potute lievitare a quota 47. Significa che 94 istituti rischiavano di avere un preside “a scavalco”, da dividere in tutto e per tutto con un’altra scuola. Ed erano già a quota 37 i presidi reggenti nell’anno scolastico 2018/19. Vale dire 74 scuole con reggenza: «Ora con i posti assegnati al Veneto dopo il concorso rimarranno davvero poche le reggenze», puntualizza Baccarini, «In tutta la regione ne resteranno al massimo una quarantina. A Treviso ne potrebbero rimanere meno di dieci. Siamo fiduciosi che entro il primo settembre verranno assegnati ai vincitori del concorso i nuovi incarichi di dirigente. Tra i nuovi presidi ci saranno sì docenti con molti anni di servizio alle spalle, ma anche tanti giovani».
Comprensivi e superiori. E tra i 43 posti di dirigente scolastico messi a disposizione dal Miur nelle scuole della Marca, 37 sono stati dati in dote ad altrettanti istituti comprensivi. Tanto che in città sono in attesa di un nuovo dirigente tutti e quattro gli istituti comprensivi: Martini, Serena, Felissent e Coletti. Nuovo preside in arrivo anche negli istituti comprensivi di Casier, Villorba e Povegliano, Silea, Ponzano, Carbonera, e all’Ic 2 di Mogliano. Disponibili per le nomine in ruolo dei presidi anche gli istituti superiori Giorgi e Besta in città, Obici (Oderzo), Scarpa (Motta), Rosselli e Galilei (Castelfranco).
Assunti con riserva. Resta il dilemma dell’assunzione dei presidi con riserva. A seguito della sentenza del Tar del Lazio che ha visto annullare il 2 luglio il concorso nazionale dei dirigenti scolastici – a bloccare la macchina concorsuale la denuncia di alcuni vizi di forma – è giunta lo scorso 11 luglio la sospensiva da parte del Consiglio di Stato che ha “congelato” la precedente sentenza. Dopo che il Miur aveva fatto appello per chiedere in via cautelare la sospensione della sentenza del Tar, in modo da poter assumere i vincitori del concorso nazionale “con riserva”.
La sentenza definitiva è attesa per ottobre: «Entro il 4 luglio dobbiamo elencare in ordine di priorità le regioni in cui vogliamo prendere servizio», spiega Ada Vendrame, docente trevigiana all’istituto Da Collo di Conegliano, tra i vincitori della prima tranche di assunzioni, «Io sono 834esima in graduatoria. Di seguito l’Ufficio scolastico regionale procederà con le convocazioni. Ma visto che manca la sentenza definitiva del Consiglio di Stato saremo assunti con riserva».
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