A Treviso mamme e pensionati incontrano il guru no-vax: il racconto

TREVISO. Mamme con i neonati al seguito, pensionati convinti già da tempo, giovani coppie curiose, attente ad ogni parola e pronte a porre interrogativi, anche legati alla propria sfera personale. È la platea che mercoledì sera, nella sala dell’associazione privata LiberoFluire di Quinto, è accorsa per ascoltare le parole del 77enne Dario Miedico, tra i più attivi medici “no-vax” - con un procedimento di radiazione dall’Ordine a cui si è opposto - e Marcello Pamio, presentato come insegnante e scrittore, ma che è anche tra i più attivi esponenti del blog disinformazione.it.
il patrocinio. Nessuna sala pubblica né alcun patrocinio, come invece avvenne un anno fa – tra le polemiche, sia prima che dopo – ad Asolo. Bensì un salone di un centro olistico-culturale, immerso in un quartiere residenziale, confinante con un asilo nido. La pubblicità svolta prevalentemente sui social e nelle chat degli ambienti “anti vaccini” di tutto il Veneto e non solo, la pre-iscrizione tramite mail o whatsapp ed una quota di 5 euro da versare in apertura di serata.
Queste le fasi che hanno anticipato la conferenza, che nel giro di poco si è rivelato un incontro fiume: ben 2 ore e mezza, infatti, la durata. Ma i partecipanti, nonostante la mezzanotte incombesse e in molti arrivassero anche da fuori provincia e regione, si sono intrattenuti con i due relatori al termine dell’incontro. Prima, però, dopo la silenziosa coda all’ingresso per “l’accettazione” e i sorrisi delle volontarie dell’associazione, pronte a distribuire penne e moduli, la disposizione delle sedie alla caccia del posto migliore ed il quasi trepidante avvio all’incontro.
le critiche a lorenzin. La parola passata in fretta al relatore principale, Miedico, presentato come una personalità «che tutti conoscono». «Mi piace incontrare coloro che vogliono avere risposte su un problema fondamentale, quello della salute» è stato l’esordio dell’idolo dei no-vax, «siamo qui per approfondire un tema che preoccupa tutti noi, quello delle vaccinazioni». Quindi le critiche all’ex ministro Beatrice Lorenzin e alle sue «scelte politiche scellerate» nonché quelle al sistema, «che fornisce informazioni false, affermando cose non dimostrate e non dimostrando che quanto detto da noi è falso». Noi, che i vaccini non li vogliamo, contro loro, la massa, incapace di rendersi conto che «la medicina ufficiale sostiene l’assurdo, dicendo che le vaccinazioni non producono danno».
Seduti, in un silenzio interrotto solo dai pianti di qualche bimbo, in molti prendono appunti. Gli occhi che non si schiodano da Miedico, mentre illustra una serie di diapositive («tutte ufficiali, arrivano dal sito dell'Istituto superiore di sanità» ci ha tenuto a precisare) che dimostrerebbero come «le malattie, in passato, sono state debellate senza vaccini e quindi, di tutti i vaccini che impongono, non c'è più bisogno», allo stesso tempo tornando più volte sul concetto di paura, «perchè la gente si fa terrorizzare, ma serve essere liberi e non farsi condizionare. Mentre voi (rivolgendosi ai presenti ndr), grazie alla vostra attenzione, rischiate di ammalarvi meno degli altri che non sono qui».
Ancora una volta “noi contro loro”, insomma, con lo stesso concetto ripreso più volte anche dal secondo relatore, Marcello Pamio, incentratosi sul mondo delle multinazionali del farmaco, bannate - tra una battuta e l'altra - come le mandanti della maggior parte dei decessi al mondo. In tutto ciò, tra diapositive con le immagini di fantasmi e di obitori, la parola al pubblico. «Mio figlio di quarta superiore non è vaccinato, ma la scuola mi chiede la documentazione: io continuerò a fare finta di niente» scandisce una mamma. All'uscita la possibilità di acquistare i libri dei relatori.
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