A Treviso il più grande centro a livello italiano per i tessuti donati

Il cantiere è già stato avviato ed è visitato da delegazioni di studiosi di tutto il mondo La struttura costerà  3,5 milioni di euro  
agostini agenzia fotofilm treviso nuova sede banca dei tessuti via ospedale
agostini agenzia fotofilm treviso nuova sede banca dei tessuti via ospedale



Un sottilissimo frammento di membrana amniotica. Fino a “ieri” era considerato rifiuto speciale ospedaliero della sala parto. Veniva distrutto. Ora può essere determinante in un intervento di chirurgia oculistica. Che dire poi delle migliaia di pezzetti di vena asportati durante le safenectomie, rese necessarie dalle malattie varicose.

Un tempo finivano nel “cestino”: si sono rivelati ottimi tessuti “di ricambio” in campo cardiochirurgico e vascolare. Motivo? Si infettano poco e non provocano trombi, a differenza dei costosissimi tessuti sintetici. Tessuti cardiaci, vascolari, nervi, cartilagini, ossa: vengono prelevati in sala operatoria (con il consenso del paziente) e confluiscono nelle banche dei tessuti.

A Treviso, tra poche settimane, aprirà la banca dei tessuti più grande d’Italia, un progetto da quasi 3 milioni 500 mila euro per realizzare una struttura enorme, dove verranno conservati, a temperature bassissime, milioni di tessuti donati. Perché a Treviso? Nella Marca esiste una super équipe che ha messo a punto una tecnica all’avanguardia per rapidità dei multi-prelievi e conservazione dei materiali.

Il nuovo edificio è stato realizzato in via dell’Ospedale, attrezzato con macchinari di ultima generazione per il prelievo, la lavorazione e la crioconservazione del materiale biologico, è pronto. La consegna dei lavori è prevista per la fine del 2018, poi serviranno l’autorizzazione per il laboratorio farmaceutico e il via libera del Centro nazionale trapianti per l’accreditamento definitivo.

Il cantiere procede spedito e ha già suscitato l’interesse internazionale. Poche settimane fa una delegazione cinese è venuta a fare visita alla Fondazione Banca dei Tessuti di Treviso (FBTV) per studiare da vicino il sistema italiano delle donazioni.

Cinque professionisti del Military Hospital della città cinese di Nanning, nella provincia del Guangxi, sono stati accompagnati dalla dottoressa Entela Kondi del Donation & Transplantation Institute di Barcellona per condividere insieme ai professionisti trevigiani le metodiche di processazione e conservazione dei tessuti. Allargando la prospettiva, la nuova Banca dei Tessuti sarà incastonata nel “quartiere” della Cittadella della Salute, il polo sanitario trevigiano da 250 milioni di euro che porterà all’ampliamento dell’ospedale Ca’Foncello.

In questo contesto la FBTV rafforzerà ancor di più il suo ruolo strategico per la Marca e non solo. Il report dell’attività 2017 conferma che l’attività della Banca è in costante crescita. Lo scorso anno sono stati effettuati 190 prelievi multitessuto e il Centro Nazionale Trapianti certifica che il 67 per cento di questa tipologia di prelievi da donatore a cuore fermo è stato effettuato dall’équipe del centro trevigiano.

«L’impegno di FBTV nel prelievo multitessuto è continuato con un ruolo di assoluta preminenza in campo nazionale» ha spiegato il presidente Giuseppe Di Falco, commentando il report 2017 e sottolineando il vantaggio di avere a disposizione un team di esperti in grado di prelevare simultaneamente più tessuti, ottimizzando i tempi e la qualità della raccolta. «Oggi la nostra organizzazione è in grado di prelevare non solo tessuti cardio-vascolari e osteo-tendinei, ma anche cute e cornee nell’ottica di ottimizzare tempistiche e risorse» ha evidenziato il dottor Alessandro Tugnoli, medico responsabile dell’équipe di prelievo.

Rilevante è anche l’attività della FBTV nell’ambito della donazione da vivente, visto che il 71 per cento delle placente e la totalità delle safene è stata raccolta dalla Fondazione trevigiana garantendo così la domanda nazionale. Per quanto riguarda invece la distribuzione dei materiali biologici, nel 2017 FBTV ha consegnato 5954 tessuti, la parte più rilevante (pari al 60 per cento) riguarda tessuti osteo-tendinei, il 21 per cento tessuti liofilizzati e il 9 per cento membrane amniotiche, adoperate soprattutto negli interventi di chirurgia dell’occhio. Costante è anche la campagna di sensibilizzazione al dono per trasmettere alla popolazione una corretta informazione sull’importanza della donazione e sulle potenzialità terapeutiche del trapianto.

A livello europeo la FBTV si è ritagliata un posto d’onore, suggellato dalla partecipazione al 26° congresso dell’European Association Tissue Banks, che coordina le 27 banche di tessuti presenti nell’Unione europea. —



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