A Scomigo la prima casa “passiva” che produce energia

CONEGLIANO. Addio ai sistemi tradizionali di riscaldamento: A Scomigo è già in cantiere la prima casa passiva in legno, un edificio in grado di produrre più energia di quanta ne consumi, grazie allo...

CONEGLIANO. Addio ai sistemi tradizionali di riscaldamento: A Scomigo è già in cantiere la prima casa passiva in legno, un edificio in grado di produrre più energia di quanta ne consumi, grazie allo sfruttamento dell’energia solare, a un isolamento termico di alto livello e all’eliminazione dei ponti termici.

Secondo il Comune si tratta della prima casa di questo tipo realizzata in Veneto e tra le prime in Italia. A poco meno di sei mesi dal suo inizio Diego e Cristina Lavina potranno mettere piede nella loro nuova dimora già entro l’estate.

La struttura, che si trova in via San Pierin, è stata progettata per rispondere alla certificazione dell'istituto di case passive tedesco PHI Darmstadt, ma per la coppia si l’obiettivo è quello di ridurre al minimo l’impatto ambientale e le emissioni, puntando nello stesso tempo a un risparmio in termini economici ed energetici. «La nostra non è solo una scelta di rispetto verso l'ambiente, abbattendo consumi e sprechi energetici», spiega Lavina, «ma prima ancora di economia domestica e di responsabilità, per una sostenibilità del vivere che insieme agli sprechi energetici tagli anche i costi inutili».

Prestazioni di alto livello e riduzione dei consumi, questi dunque i due principi che hanno mosso questa scelta per la famiglia che già vive a Scomigo con due bimbe.

La ventilazione meccanica controllata è uno degli strumenti che consentono a questo edificio di sfruttare gli apporti interni oltre a quelli solari. A realizzare questo intervento sarà la stessa azienda che ha partecipato alla ricostruzione dell'Aquila, contribuendo a realizzare 12 condomini in legno per un totale di 288 unità abitative.

A parlare con orgoglio di questo progetto è anche l’amministrazione comunale che non esclude di poter applicare il futuro lo stesso criterio di costruzione anche su edifici di carattere pubblico. «Guardiamo con attenzione a questa iniziativa, anche perchè questa modalità costruttiva, che oltre ai benefici in campo energetico ed ambientale ha forti valenze antisismiche, sta prendendo piede gradualmente anche nel nostro territorio», commenta il sindaco Floriano Zambon, che giovedì sarà in visita al cantiere insieme agli altri assessori che compongono la sua squadra di governo, «il nostro interesse, fatte le debite valutazioni, potrà infatti riguardare non solo la necessità di divulgare modelli di buone prassi edilizie nel nostro territorio ma l'opportunità di fare scelte concrete in riferimento ai futuri interventi edilizi di nostra competenza». (r.z.)

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