A Possagno nasce la prima scuola di majorettes

Oltre 70 iscritte da varie parti d’Italia ai corsi avviati a Possagno L’idea del sindaco di Asolo, Migliorini, e la passione del gioco di squadra  

POSSAGNO. Nasce a Possagno la scuola per majorettes. In Veneto ci sono circa duemila majorettes: finora la loro formazione era affidata solo alle bande musicali cittadine. Questo sistema rende però difficile se non impossibile alle ragazze più brave di migliorarsi ulteriormente. Per questo è nata La School of Majorettes, promossa dall’Associazione Musicanova Possagno grazie a un’intuizione del suo ex presidente, e attuale sindaco di Asolo, Mauro Migliorini. Il percorso didattico è iniziato nel 2017 con l’obiettivo di fornire insegnamenti utili ai gruppi majorettes che vogliono crescere tecnicamente e artisticamente in questa disciplina sportiva apprezzata e riconosciuta in tutto il mondo. Ai suoi corsi avanzati, iniziati domenica 20 gennaio, si sono iscritte più di 70 ragazze alcune delle quali arrivano da regioni lontane come il Lazio.

pioniera. La scuola è coordinata da Francesca Martignago, grandissima appassionata di quest’arte che vive a Maser dove lavora nell’agriturismo Sant’Andrea e nella cantina “Martignago Vignaioli”, società della famiglia. Per lei, classe 1971, quest’attività non è diventata una professione ma certo è un amore che l’accompagna fin dall’infanzia. «Ho iniziato da bambina con il gruppo del mio paese, Maser. Un gruppo storico e tuttora in grande attività», ricorda Francesca. La sua passione poi non si è più fermata: per oltre vent’anni sfila con la banda di Maser, prima come majorette semplice, poi come vice mazziera (colei che sta davanti al corteo delle ragazze dando il ritmo con un’apposita mazza) e in fine come capitana cioè la figura chiamata a dirigere tutte le sue colleghe durante le sfilate. Intanto, grazie a Jacqueline Canil, un’insegnante francese trasferitasi a Castelfranco, impara i primi elementi di twirling.

Il twirling è uno sport con tanto di apposita federazione e che in Giappone ha un’importanza simile al calcio in Italia. Consiste, semplificando al massimo, nell’arte di far roteare un bastone a ritmo di musica. Le majorettes non fanno twirling, ma le tecniche di questo sport sono a loro molto utili per migliorare le coreografie. «Vent’anni fa mi è stata data poi la grandissima opportunità di insegnare qui ad Possagno», prosegue la responsabile della scuola. Le majorettes di Possagno non si limitano alle classiche sfilate davanti alla banda musicale. «Si prestano a spettacoli con cambio d’abito, esibizioni da cheerleader per eventi sportivi oltre a fungere da corpo di ballo per ospitate televisive e videoclip», prosegue Francesca Martignago.

Un impegno che ha portato il gruppo di Possagno a lavorare con artisti di livello nazionale: «Negli ultimi mesi abbiamo collaborato con: il cabarettista Stefano Bencompagnato, il cantante Aaron Paris, il dj di Radio Sorriso Alex So, mentre il nostro ultimo lavoro è stato una collaborazione con la voce regina della Romagna, Roberta Cappelletti», continua l’istruttrice che negli ultimi anni ha richiesto la collaborazione di Maddalena Zaramella pluricampionessa mondiale di twirling ed esperta coreografa per majorettes. Quella che per Francesca Martignago è una gande amica ha assunto il ruolo ufficiale di direttrice artistica della School of Majiorettes, che ha fatto conoscere grazie alla sua fama nel territorio nazionale.

l’avvio. Quest’anno le lezioni sono iniziate con uno stage di tecnica twirling e coreografia tenuto proprio da Maddalena Zaramella. Ne seguiranno altri cinque che vedranno nei prossimi mesi altri autorevoli insegnanti: Francesca Dentice (pom pon dance) in febbraio, Filippo Zonta (ritmo-body percussion) a marzo, Angelisa Vendramin (classic parade pom pon) in aprile, Roberta Ruggeri (classic parade baton) a maggio. Chiude il progetto il ballerino di “Ballando con le stelle” Samuel Peron con la free dance a giugno. «Questo anno, con la direzione artistica di Maddalena, il progetto si rafforza in immagine e contenuti. Gli obiettivi didattici sono ben delineati. Ma ciò che mi preme sottolineare è l’importanza di saper stare in gruppo, volersi bene e essere disciplinate», conclude Martignago. 

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