A Nervesa il sacrario è a pezzi, si staccano le lapidi

NERVESA. Nei giorni del centenario della Battaglia del Solstizio, burocrazia ed eventi eccezionali mandano in rovina l’Ossario di Nervesa che ospita le salme di 9.325 soldati italiani morti nello scontro. Il Sacrario del Montello è in una situazione problematica. Le infiltrazioni d’acqua dovute alle forti piogge dell’ultimo periodo stanno compromettendo il marmo delle lapidi al piano inferiore e pertanto, in attesa che arrivino i fondi per il loro restauro, volontari delle associazioni d’arma di Nervesa, in accordo con il commissariato per l’Onore ai Caduti che gestisce il sacrario, posizioneranno dei pannelli protettivi in cui si potranno leggere i nomi e iscrizioni in ricordo di chi è morto in guerra.
In quello stato il piano inferiore dell’Ossario sarà pronto per il concerto commemorativo della banda del comando di artiglieria controaerea di Sabaudia che si terrà venerdì 22 giugno alle 21 e per le cerimonie ufficiali in onore dei Caduti della mattina di sabato 23 giugno. Transenne e ponteggi di protezione sono rimasti ben visibili però per chi ha voluto onorare i Caduti questo fine settimana mentre erano in corso vari eventi in memoria dalla “loro” battaglia combattutasi tra il 15 ed il 23 giugno del 1918. Le infiltrazioni hanno inoltre compromesso vari soffitti che avrebbero bisogno almeno di un’intonacata. È sbarrato inoltre l’accesso al belvedere sopra il piccolo museo in cima all’Ossario perché le sue grondaie sono pericolanti e questo potrebbe causare pericoli a chi vi accedesse.
Oggi, inoltre, sarà tagliata l’erba all’esterno del monumento ma i prati sono rimasti senza cura per tutti i mesi primaverili perché il Commissariato agli onori ai Caduti, ente del ministero della Difesa, per questi lavori ha dovuto indire una gara d’appalto che però è andata deserta. Si è resa quindi necessaria un’altra gara a cui ha finalmente partecipato un’azienda disposta a svolgere il lavoro.
L’Ossario è aperto dal martedì alle domenica mentre il lunedì è chiuso. Dal martedì al sabato l’apertura è assicurata da un guardiano, che ha a disposizione una casa nell’area del cortile del sacrario ed è un dipendente civile del Commissariato, mentre la domenica e i giorni festivi ci pensano i volontari delle associazioni d’arma di Nervesa. Tra di loro non c’è voglia di esporsi per il timore di ritorsioni sulla convezione che permette l’apertura festiva, ma il dispiacere per questa situazione è molto forte.
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