A Montebelluna un nuovo skate park gestito dai genitori

Il sindaco ora apre «Pronti a trattare». L’ipotesi è quella di creare un’associazione specifica: «Così si risolve il problema senza problemi di sicurezza»
Agostini Montebelluna skate park
Agostini Montebelluna skate park

MONTEBELLUNA. Qualcosa si muove per salvare lo skatepark di Montebelluna. Dopo che alcuni genitori hanno fatto presente che una struttura del genere è utile per i ragazzi e si preparano a raccogliere firme per il mantenimento della struttura, il sindaco Marzio Favero apre alla possibilità di mantenere in piedi la struttura se ci sarà una associazione responsabile che lo gestisca.

Come è noto la struttura che si trova all’esterno del PalaMazzalovo, oltre a essere in stato di degrado, è in odore di smantellamento perché è abbandonata a se stessa nonostante si fosse costituita una associazione per gestirla.

Proprio per evitare il rischio che venga a mancare lo skatepark due genitori hanno scritto una lettera aperta.

«In qualità di genitori di due ragazzi che praticano skate e bmx utilizzando tale struttura da tre anni, ci sentiamo di porre pubblicamente la seguente domanda: Il problema dell’attuale skatepark va risolto o eliminato? – scrivono Paolo Cunial e Irene Durighel – Eliminarlo significherebbe chiudere i cancelli, demolire la struttura e fine del discorso.

Gli appassionati, che tra l’altro sono in aumento, cercheranno degli altri spazi da utilizzare. Ovvio che si tratta di spazi non idonei e che possono mettere a repentaglio sia la sicurezza delle persone sia la cura del bene pubblico.

Quindi scalinate, panchine, marciapiedi ecc. diverranno probabilmente uno skate park improvvisato e vietato (giustamente).

Risolverlo invece, potrebbe significare trovare un’area adatta, in luogo visibile, magari illuminato, e sicuro (recintandolo se possibile) in cui poter promuovere lo sviluppo di uno sport “moderno” e dal grande appeal per i giovani».

E annunciano una raccolta di firme per salvare l’impianto. E il sindaco? «Se si forma una associazione responsabile che lo gestisca – afferma Marzio Favero – troviamo certamente un modo per mantenere in funzione l’impianto, lì o altrove». Rilancio che ai genitori va benissimo.

«Se l’intenzione del sindaco è disposto a l’impianto – dice Paolo Cunial – siamo disponibili a darci da fare per formare una associazione o trovare chi gestisca lo skatepark di Montebelluna».




 

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